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Airbus A320: lutto e tragedia

“Da quanto emerge, l’analisi più plausibile per noi inquirenti è che il copilota abbia volontariamente permesso la perdita di quota dell’aereo e che avesse la volontà di distruggere questo aereo”.
Le parole del procuratore di Marsiglia Brice Robin danno effettività a quella che finora era solo un’ipotesi. Il copilota dell’Airbus320 Andreas Lubitz, 28 anni, tedesco di Montabaur (Renania Palatinato), ha fatto precipitare volontariamente l’aereo della Germanwings sulle Alpi francesi, provocando la morte delle 150 persone a bordo.
Intanto sul luogo della strage sono arrivati i familiari delle vittime che hanno preso parte ad una cerimonia per ricordare i loro cari.
Nessun malore quindi, il copilota era vivo fino all’ultimo. “Negli ultimi minuti di volo si sente il respiro del copilota, fino all’impatto finale”, ha aggiunto Robin, che ha ricostruito gli ultimi 30 minuti di volo dell’aereo in base ai dati ricavati dalla prima scatola nera del velivolo, il dispositivo che registra le voci all’interno della cabina di pilotaggio.
Nei primi 20 minuti il comandante e il co-pilota hanno degli scambi verbali normalissimi e cordiali. Dalla registrazione, sottolinea, non emerge “nulla di anormale”. Poi, il comandante prepara il briefing per l’atterraggio a Duesseldorf e “la risposta del co-pilota sembra laconica”.
franciaA quel punto, ha proseguito Robin, si sente il comandante chiedere al co-pilota di prendere i comandi ed il rumore di un sedile e di una porta che si chiude. Presumibilmente, il comandante si è assentato dalla cabina per “soddisfare un bisogno fisiologico”. Il co-pilota “in quel momento è solo e manipola i comandi per azionare la discesa dell’apparecchio. L’azione – sottolinea il procuratore – non può essere stata che volontaria”.
La certezza ricade sulle grida solo negli ultimi istanti dei passeggeri, i quali si sono resi conto di quello che accadeva ma solo all’ultimo momento.

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Written by Vincenzo Priolo

Vincenzo Priolo è nato ad Agrigento il 5 dicembre del 1981. È laureato in scienze politiche e delle relazioni internazionali e ha frequentato nella sua carriera svariati corsi di specializzazione in materia di Sicurezza e Difesa. Ha maturato esperienze notevoli e di responsabilità in settori pubblici e di rappresentanza. Coordina il magazine Yepper fondato sulla base del giornalismo partecipativo. Ama viaggiare, cucinare ed intrecciare nuovi rapporti di collaborazione e amicizia con persone di altre culture e religioni.

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