“Adesso serve un accordo per uscire dall’austerity. Abbiamo dimostrato che la democrazia non può essere ricattata”.
Il premier greco, Alexis Tsipras, ha aggiunto “non è una rottura con l’Unione Europea. La Grecia vuole sedersi di nuovo al tavolo delle trattative, vogliamo continuarle con un programma reale di riforme ma con giustizia sociale”.
Il No, al referendum sulle condizioni poste dal piano di salvataggio della Troika (Ue, Bce e Fmi), spopola in Grecia e Tsipras torna in tv per parlare alla nazione.
Le urne sono state aperte fino alle 19, le 18 in Italia, con l’arrivo dei primi risultati reali il “No” è risultato in netta prevalenza.
Anche Yanis Varoufakis, ministro delle Finanze, ha commentato l’esito del referendum. “I greci hanno detto un coraggioso no a cinque anni di ipocrisia e all’austerità. Il no di oggi è un grande sì alla democrazia. Da lunedì l’Europa inizia a guarire le sue ferite, le nostre ferite. In questi 5 mesi i nostri creditori hanno rifiutato ogni proposta di discussione, volevano umiliarci. Grazie a questo bel no chiameremo i nostri partner per trovare un terreno comune. Il nostro obiettivo era ed è la ristrutturazione del debito e la fine dell’austerità”.
Intanto il governo greco ha annunciato di non avere alcuna intenzione di emettere una moneta parallela all’euro.
Google diffonde in rete il report sul hashtag #greekreferendum.

Reporting on the #greekreferendum? Here’s some realtime #Grexit data from @Google https://t.co/2E0PmtEedc pic.twitter.com/f6ywv5vaGm

— Google News Lab (@googlenewslab) 5 Luglio 2015

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