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I capolavori del cinema: Braveheart

1995 – Mel Gibson; con Mel Gibson, Sophie Marceau, Brendan Gleeson.

Il cuore impavido di William Wallace riprende vita sul grande schermo grazie all’estro pragmatico ma allo stesso tempo spettacolare del pluripremiato attore Mel Gibson che veste i panni di artefice e protagonista principale della rinomata pellicola: ripercorrendo le vicende storiche dell’eroe nazionale scozzese attraverso le diverse fasi della sua vita, il film si pone come ricostruzione storica romanzata (XIII secolo), assumendo le caratteristiche di un film epico, incentrato sui grandi temi popolari quali la lotta per la libertà e la giustizia.

Girato quasi interamente in Irlanda, il film è uno degli ultimi colossal realizzato con tecniche classiche, senza troppo attingere dagli effetti speciali: è proprio questo suo radicato realismo ad ammaliare lo spettatore, portandolo in una condizione di assoluta empatia col protagonista, combattendo con lui, soffrendo con lui, condividendo con estrema intensità l’ideale dell’amore per la propria terra, per le proprie origini, reagendo ad ogni tipo di invasione bellica per quella astratta utopia chiamata libertà.

Un profondo senso di ingiustizia accompagna lo spettatore per tutta la durata del film, inorridendo per le atroci barbarie compiute dagli invasori inglesi nella Scozia del XIII secolo; ciò porta a parteggiare per i contadini-soldati vestiti di solo kilt e muniti di lance e spade, sicuramente molto meno organizzati e preparati dei loro avversari anglo-sassoni, ma decisamente più forti nello spirito, mossi da quel sentimento di libertà e giustizia ottenibile solo tramite l’uso delle armi. L’emozione si spande nel finale, commovente, di grande intensità che risveglia antichi ardori e ataviche necessità dell’essere umano, nato libero ma ovunque in catene.

Vincitore di ben cinque Premi Oscar (Miglior film, Migliore regia, Miglior fotografia, Miglior trucco e Miglior montaggio sonoro) e di un Golden Globe alla Migliore regia, il film Braveheart, con la sua mescolanza di musiche etniche scozzesi e la quasi perfetta ricostruzione scenica, catapulta l’osservatore nel Basso Medioevo scozzese, immergendolo completamente nell’atmosfera cupa realizzata nella pellicola, di grande realismo scenico, che rimarrà immortale, come lo spirito del suo eroico protagonista.

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