in

Il sapore del successo, ricetta per un buon gourmet movie: cast stellare, talent show e Bradley Cooper

Da Gordon Ramsay al nostro Carlo Cracco: ormai l’uomo affascinante per eccellenza si trova dietro ai fornelli, con un camice bianco immacolato, lo sguardo intenso e severo e un sorriso quasi mai accennato. L’ironia, sapientemente alternata a dure critiche da queste austere figure, entra regolarmente nelle nostre case ogni giorno, grazie ai sempre più numerosi talent show culinari sfornati uno dopo l’altro dalle emittenti televisive di tutto il mondo. La donna lo ammira e sente vicino, l’uomo ne è incuriosito e i bambini si divertono, insomma ce n’è proprio per tutti; questo è ciò che deve aver pensato anche Steven Knight, autore de “Burnt” (ovvero bruciato), che per noi diventa “Il Sapore del successo”.
La pellicola, diretta da John Wells, vede infatti come protagonista in assoluto il sex symbol Bradley Cooper, capace di passare con nonchalance da agente dell’F.B.I a cecchino-eroe, fino appunto ad arrivare a vestire i panni di uno “chef vecchia scuola”. Non sono da meno, sia per bellezza che bravura, gli altri cuochi/aiutanti/rivali presenti nel film quali Sienna Miller, Omar Sy, Matthew Rhys e per la gioia di molte italiane, Riccardo Scamarcio (con la speranza che almeno nella versione originale, non abbia doppiato se stesso). Fascino e dizione a parte, questo gourmet movie, leggero e piacevole risulta tuttavia nel complesso non del tutto riuscito a causa forse, proprio dello stereotipo dello chef bello e dannato e soprattutto incontentabile.
L’ingrediente davvero mancante risulta essere paradossalmente quello relativo al gusto: il cibo, viene presentato sempre ed esclusivamente ultimato nella sua perfezione, mai nella sua preparazione. La forma dunque, prevale sulla sostanza e si rimane così, un po’ a bocca asciutta: per quanto possa essere vero che l’occhio vuole la sua parte, c’è bisogno ovviamente anche di altro. Si dimostra inoltre abbastanza prevedibile, il fondamentale colpo di scena presente nel corso della narrazione e lo stesso discorso vale per la storia d’amore, elemento immancabile per condire una commedia dai risvolti romantici ma non melensi. Bradley Cooper, probabilmente reo di aver definito fin troppo i bicipiti, rimane comunque una garanzia dato che è stato in grado di calarsi perfettamente nella parte, interpretando quella che è un po’ per noi tutti la figura odierna dello chef.
Il cast rimane sicuramente il piatto forte di questo film, partendo infatti dal cameo di Uma Thurman, breve ma intenso, si riconfermano eccezionali anche Emma Thompson, Sienna Miller e gli ex emergenti nonché ormai affermati e sempre più eclettici Omar Sy e Daniel Brühl. In conclusione, questa pellicola estremamente (e letteralmente) luminosa e scorrevole riesce ad affrontare, senza annoiare, una tematica consolidata che vede e prevede lo chef arrogante, con un retaggio culinario francese, capace di superare i propri limiti fino ad arrivare al successo. In tutto ciò riesce si percepisce anche un bel messaggio: per quanto si possa sbagliare nella vita, non è mai troppo tardi per rimediare agli errori e inseguire la propria passione, trasformando in realtà il sogno di tutta un’esistenza.
Trama de “Il Sapore del successo”:
Lo chef Adam Jones (Bradley Cooper) aveva tutto, ma lo ha perso. L’ex enfant terrible della scena gastronomica parigina aveva conquistato due stelle Michelin e il suo unico obiettivo era creare delle “esplosioni di gusto”. Per avere un ristorante tutto suo e l’agognata terza stella Michelin, Jones dovrà abbandonare le sue cattive abitudini e tirar fuori il meglio da quello che ha a disposizione, compreso l’aiuto della bellissima Helene (Sienna Miller). Il sapore del successo è una storia divertente ed emozionante sulla passione per il cibo, sull’amore e l’importanza delle seconde opportunità.

Segui Yepper!

Clicca MI PIACE sulla nostra fanpage Facebook per essere sempre aggiornato sui migliori contenuti da condividere e commentare con i tuoi amici!

What do you think?

Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Isis, video con carri armati verso il Colosseo

Se fossero donne anziché uomini?