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Matteo Salvini va all'attacco. Ecco i 10 punti del programma economico della Lega Nord.

Matteo Salvini va all’attacco. In un’intervista a “Il Foglio”, il leader del  Carroccio anticipa i tempi e rende pubblico il programma economico della Lega Nord. Il decalogo rende noti i provvedimenti da adottare con urgenza per l’anti-Renzi:
1- MENO EUROPA: l’europa interventista, secondo Salvini, ha messo in ginocchio l’economia italiana con una serie di interventi finalizzati al riequilibrio del deficit, utilizzando una moneta, l’euro, dall’impatto troppo forte per il mercato italiano. Perciò, fuori dall’euro il più presto possibile, per riequilibrare la competitività e riconquistare la sovranità monetaria, concordando l’uscita con i premier europei.
2- VICINANZA AI “PIU’ PICCOLI”: i governi Letta, Monti e Renzi hanno realizzato gli interesse delle grandi imprese e delocalizzate con il benestare di Confindustria. L’interesse di Salvini è quello di aiutare le piccole e medie imprese, valorizzando il prodotto italiano, prodotto in Italia. La Lega Nord si opporrà strenuamente al tentativo di lasciare le banche popolare italiane in mano agli istituti stranieri. Salvini evidenzia anche l’importanza del VOTO CAPITARIO (un voto per il socio, indipendentemente dalle azioni possedute o rappresentate)
3-FLAT TAX E LOTTA ALL’EVASIONE: aliquota bassa e uguale per tutti con deduzione fissa per il nucleo familiare, che renderà facile la dichiarazione dei propri redditi. Salvini propone anche  controlli a tappeto (semplici e rapidi) per debellare l’annoso problema dell’evasione fiscale, introducendo sanzioni pesantissime per chi non dichiara interamente o, in parte, redditi.
4-SPENDERE E RICOMINCIARE A PRODURRE: basta politica dei tagli, largo agli investimenti. Chiaro il messaggio del leader del Carroccio. Eliminare il sussidio alle regioni arretrate, in modo tale da azzerare disparità di costo a parità di prestazione. Investire in fabbriche e coltivazioni, dirette alla produzione di beni importati da paesi extra-europei. Come extrema ratio, nazionalizzare le imprese di produzione o strategiche, in crisi per colpa dell’Unione Europea.
5-POLITICHE FINALIZZATE ALL’OCCUPAZIONE: I precedenti governi e quello attuale, secondo Salvini, hanno favorito l’instaurazione di una politica pro ciclica, creando disoccupazione. In un momento di recessione, invece, occorre investire. A tal proposito, il Carroccio ha presentato alle Camere un emendamento alla legge di modifica costituzionale, attualmente in discussione, affinchè venga valutata l’opportunità di far prevalere lo stato di “necessità economica” su qualsiasi trattato europeo.
6- VIA LA LEGGE FORNERO: un sistema previdenziale, che lascia i lavoratori senza un lavoro e una pensione, deve essere abolito. In qualsiasi momento il lavoratore deve essere libero di poter riavere i propri contributi e andare in pensione a qualsiasi età. Il congelamento di tale situazione osta il ricambio generazionale.
7- VIA I TTIP (TRATTATO TRANSATLANTICO SUL COMMERCIO E SUGLI INVESTIMENTI): lasciare l’Italia in balìa della concorrenza estera sarebbe deleterio per l’economia. Con l’agricoltura e le nostre industrie in ginocchio, il TTIP rendrebbe l’Italia una preda facile per le potenze economiche straniere.
8- VALORIZZARE LE DIVERSITA’ E CONTROLLARE LE FRONTIERE: stop all’immigrazione senza controlli, in assenza di domanda di lavoro. E avanti con la valorizzazione degli enti locali come strumento di tutela per le diversità delle nostre culture e tradizioni, che saranno ricchezza nel nostro futuro.
9- SI ALLE TASSE, SOLO SE C’E’ REDDITO: niente tasse per chi non ha reddito. Salvini punta all’eliminazione delle tasse, tranne quelle sul consumo, (Irap, Tasi, acconti iva…) per chi non produce reddito.
10- STOP TRASFERIMENTI FISCALI: il leader del Carroccio evidenzia come l’Italia, pur essendo in recessione, debba contribuire a ripianare i debiti della Grecia di Tsipras. Per questo, propone che l’Italia non debba più assolvere debiti altrui e debba crearsi equilibrio interno, in materia economia, tra nord e sud. L’idea è quella di creare due moneta, recuperando competitività anche in materia estera, con la Germania.
 

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Written by Alberto Stasi

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