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La fine della scuola, l’inizio della noia

Lo scorso giugno scrivevo un pezzo dedicato alla fine della scuola e sul devastante periodo estivo lontano dalle aule.
In questi giorni, però, l’argomento è prepotentemente salito agli onori delle cronache. Finalmente, qualcuno s’è svegliato dal torpore: il Ministro Poletti. Mi vien da gridare alleluia!!!
Dall’anno scorso:
La scuola è finita! Suona più come un’espressione apocalittica per certi versi piuttosto che liberatoria.
Ad aggravare la situazione c’è pure l’inizio di un’altra stagione. Quale? Quella della noia.
Già, perché nella fantomatica suola 2.0 siamo ancora fermi ai tre mesi di vacanza che oggigiorno pesano come macigni sulle famiglie: se non si hanno appoggi si è costretti a parcheggiare i figli presso qualcuno oppure ad aderire ai campi estivi talvolta molto costosi?
Quando invece la scuola potrebbe proseguire per tutta estate anche perché, francamente, i ragazzi a casa si rompono le palle. Magari facendo cose diverse dalle lezioni; per chi deve recuperare delle materie dove traballa si potrebbe fare dei corsi di recupero ovviamente.
Poi tante altre materie utili e interessanti: saper vivere in modo civile – dal pulire casa a saper far da mangiare a compilare un curriculum – corsi seri di computer, corsi di sopravvivenza e tanto sport evitando i soliti calcio, pallavolo, basket…
Siamo d’accordo che ci sia bisogno di svago ma passare da giornate piene di impegni al nulla, per ragazzi moderni come i nostri che sono abituati ad esser iperconnessi e multitasking credo che sia più importante tenere alto il loro interesse magari su argomenti anche diversi dalla solita solfa, che già li annoia durante tutto l’anno scolastico.
Consideriamo che i programmi di insegnamento sono fermi a vent’anni fa e non parliamo dei metodi d’insegnamento che è anche peggio.
Orario tipo ideale per una scuola media:

  • dalle 8 alle 9 approfondire la quotidianità (lettura e commento dei quotidiani)
  • dalle 9 alle 11 sport all’aria aperta
  • dalle 11 alle 12 educazione civica
  • dalle 12 alle 14 ci si prepara il pranzo
  • dalle 14 alle 15 cultura lavorativa (impariamo a lavorare)
  • dalle 15 alle 16 tecnologia moderna (web – social network)
  • dalle 16 alle 18 survival
  • Materie alternative: arte, musica e ballo. Figo vero? Se fossi un ragazzo non vedrei l’ora d’iniziare.

Quindi, incredibilmente, mi sto trovando d’accordo con un Ministro del Governo Renzi. Naturalmente sarà solo una pia illusione, sia chiaro, perchè so già che non succederà niente ma lo sforzo di animare una discussione sul tema è già lodevole.
Se pensiamo che la necessaria e sempre sperata riforma della scuola sta incontrando le solite barricate nonostante le promesse di assunzioni in massa dei precari. Quindi figuriamoci se qualcuno dei dirigenti scolastici sarà d’accordo sul tenere la scuola aperta d’estate.
Ho anche già sentito madri sul piede di guerra perché i loro poveri bambini devono riposarsi. Mah e doppio mah.
Non cambierà mai niente.
di Luca Pennati, Capitan Daddy

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Written by Yepper

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