86.400 sono i secondi che si rincorrono in un giorno, ovvero sessanta (secondi) per sessanta (minuti) per 24 (ore).
Il 30 giugno un secondo in più farà la sua comparsa in scena, così il totale dei secondi di una giornata diventeranno 86.401. Come mai?
L’International Earth Rotation Service (Iers), ovvero l’ente internazionale con sede a Parigi responsabile della misurazione della durata esatta della rotazione della Terra e del giorno solare, ha stabilito che allo scoccare della mezzanotte del 30 giugno e prima dell’inizio del seguente 1° luglio il tempo scandito dai 70 orologi atomici dovrà aggiungere un secondo al “Tempo universale coordinato” (Utc).
Dobbiamo correggere le lancette dei nostri orologi? Tranquilli, i nostri orologi non subiranno variazioni. La correzione di un secondo riguarderà il “Tempo universale coordinato” e dipende dalla rotazione non costante della Terra.
Diversi fattori contribuiscono al rallentamento della rotazione della Terra, tra cui l’attrazione gravitazionale della Luna che genera le maree, la modifica delle masse nel sottosuolo a causa dei grandi terremoti, l’orbita ellittica della Terra intorno al Sole, la fusione dei ghiacciai continentali.
Tutto ciò contribuisce a far rallentare la rotazione della Terra di circa 2 millesimi di secondo al giorno, quindi ogni 500 giorni è doverosa una correzione.
Il “secondo intercalare“, questo il nome del secondo in più, in inglese chiamato “leap second“, è già stato aggiunto 25 volte a partire dall’anno 1972. Le date concordate per la sua comparsa sono il 30 giugno o il 31 dicembre.
Panico tra i soliti apprensivi utenti della Rete, potrà quel secondo in più generare caos nella sincronizzazione degli apparati più tecnologici? Certo che no, preoccupiamoci soltanto di come spendere al meglio un secondo in più del nostro tempo.

Segui Yepper!

Clicca MI PIACE sulla nostra fanpage Facebook per essere sempre aggiornato sui migliori contenuti da condividere e commentare con i tuoi amici!