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The Second Closet

Il 25 Novembre viene celebrata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in ricordo di un disumano assassinio avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana. Tre sorelle, di cognome Mirabal, considerate rivoluzionarie, furono torturate ed ammazzate, i loro corpi vennero poi deposti in un burrone per simulare un incidente.
La Giornata è stata istituita con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999 dall’Onu, secondo i cui dati il 35% delle donne nel mondo ha subito violenza fisica o sessuale, dal proprio partner o da un’altra persona.
Tuttavia la violenza, a volte, può essere generata purtroppo da un’altra donna. Il corto The Second Closet parla di questo tema: la violenza domestica esiste anche in una relazione affettiva tra due donne.
The Second Closet, per la regia di Sara Luraschi e Stefania Minghini Azzarello, nasce e si sviluppa all’interno del progetto Bleeding Love, finanziato dal programma europeo Daphne.
Il progetto ha lo scopo di sensibilizzare le comunità europee e internazionali riguardo al tema della violenza domestica e della violenza di coppia, soprattutto riferita alla minoranza femminile, alle donne bisessuali, lesbiche e alla minoranza transessuale.
Bleeding Love: Raising Awareness on Domestic and Dating Violence Against Lesbians, Bisexual Women and Transwomen” sarà ultimato nel febbraio 2016, coinvolge Italia, Regno Unito, Croazia, Bulgaria, Ungheria, Lithuania, Belgio, Portogallo. Tra i partners, in Italia, l’Università di Brescia e Avvocatura per i Diritti LGBTI – Rete Lenford.
The Second Closet: Miki e Anne, una narrazione ciclica. Un cerchio nel cerchio: il cerchio stretto di una relazione e il cerchio grande degli altri ai quali non riesci a raccontare. Un dormiveglia che giustifica l’inciampo e la paura, finché non scegli di uscire. Ed esisti.
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne viene diffuso il trailer del corto The Second Closet, che sarà presentato ufficialmente sabato 12 dicembre a Brescia nel corso della Conferenza finale del progetto Bleeding Love.

Note di regia
Raccontare una relazione violenta è complesso, ma raccontare la relazione violenta tra due donne presenta una difficoltà in più, perché la manifestazione di forza brutale non viene associata al genere femminile e non viene contemplata socialmente, così spesso i tentativi di denuncia cadono nel vuoto, tra la derisione o l’incredulità di chi dovrebbe essere deputato all’ascolto.
The Second Closet racconta la violenza attraverso il crescendo di ricatti e compromessi, la guerra dei piccoli gesti ed il silenzio elettrico che precede l’esplosione.
Il film mostra la frantumazione della memoria e del tempo vissuto dalla protagonista Miki che si trova sul confine tra la nostalgia idealizzante della sua storia d’amore e la necessità di liberarsi da una relazione che è diventata sempre più una prigione. (lab80.it)

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