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Elettronica: audizione del CEO Domitilla Benigni alla Commissione Difesa della Camera

Di Fabrizio Scarinci

Roma. Nel corso della giornata di ieri, Domitilla Benigni, Direttore Generale e CEO di Elettronica, nonché Presidente di Cy4Gate, ha avuto modo di presentare il Gruppo Elettronica e le sue eccellenze tecnologiche in occasione dell’audizione presso la Commissione Difesa della Camera dei Deputati.

In particolare, nel corso dell’incontro, l’Amministratore Delegato ha spiegato come Elettronica, azienda familiare giunta proprio quest’anno al suo 70esimo anniversario, rappresenti l’unica eccellenza italiana nella “dominance” dello Spazio Elettromagnetico integrato con il Cyber; capace di fornire oltre 3000 sistemi ad oltre 30 Governi di tutto il mondo e costantemente coinvolta in programmi internazionali di elevato profilo.

Nel corso del tempo, infatti, essa ha avuto modo di fornire prodotti e soluzioni di altissima qualità nell’ambito dei più importanti progetti europei in materia di Difesa (tra cui FREMM, NH 90 e Eurofighter Typhoon) e, forte dei successi ottenuti nello svolgimento di queste attività (nonché dell’enorme patrimonio di competenze accumulato), insieme alle altre imprese del gruppo (ovvero Cy4Gate e la controllata tedesca Elt GMBH, specializzata soprattutto nell’Homeland Scurity) ha oggi tutte le carte in regola per ricoprire un ruolo di primissimo piano in seno alle iniziative strategicamente più significative lanciate nel corso degli ultimi anni a livello internazionale (quali Tempest, European Patrol Corvette, i vari programmi inerenti lo sviluppo di mezzi terrestri e, in prospettiva, anche molti dei progetti europei riguardanti la cosiddetta Space Economy), consolidandosi, al contempo, anche come un presidio attivo di tecnologie sovrane ed emergenti, necessarie a garantire (attraverso soluzioni nazionali e proprietarie) l’autonomia strategica del Paese nei settori chiave di Difesa e Sicurezza.

Proprio a tal proposito, l’ing.Benigni ha dichiarato come Cy4Gate (componente del gruppo operante nel settore della sicurezza informatica) sia ora al lavoro per studiare la possibilità di fornire ai propri clienti (Stato Italiano in primis) capacità cyber non solo difensive ma anche offensive, potenzialmente utilizzabili sia come deterrente che come strumento di contrattacco. Tra gli altri maggiori programmi portati avanti in questo momento figurano poi diversi tipi di jammer e sistemi di autoprotezione (tra cui quello installato sull’Eurofighter, fiore all’occhiello dell’azienda), vari sensori ISR (adatti a diverse situazioni) e un nuovo sistema anti-drone, particolarmente utile alla luce della relativa facilità con cui, oggigiorno, anche alcuni piccoli gruppi di terroristi eventualmente presenti sul nostro territorio (o sui territori di alcuni dei nostri partner) potrebbero facilmente entrare in possesso di aeromobili telecomandati di dimensioni ridotte e utilizzarli con intenti offensivi contro vari tipi di obiettivi civili e militari.

Al fine di incrementare costantemente il proprio livello di competenza e migliorare le proprie capacità realizzative, il gruppo, che fattura circa 250 milioni di Euro l’anno (ed ha attualmente un portafoglio di ordini per un ammontare di oltre 850 milioni), spende annualmente circa 15 milioni in Ricerca e Sviluppo, che, anche grazie alla possibilità di collaborare con università e centri di ricerca per svolgere una buona parte delle attività legate alla ricerca di base, vengono impiegati principalmente nell’ambito del cosiddetto “derisking” (ossia nella valutazione dei possibili rischi connessi ai vari progetti intrapresi).

L’azienda risulta inoltre molto attiva nella tutela dei suoi circa 900 dipendenti (tutti altamente qualificati), a cui garantisce diversi tipi di benefit e agevolazioni, miranti, da un lato, a garantire elevati standard in fatto di condizioni di lavoro, e, dall’altro, a consentire loro una maggiore capacità di gestione della propria vita privata e familiare (es. orari flessibili e diversi altri tipi di facilitazioni).

Per quanto riguarda il personale femminile invece, esso si aggirerebbe intorno al 15% del totale; quota che lo stesso Amministratore Delegato ha auspicato di poter incrementare al più presto, sottolineando, però, come il numero di donne iscritte nelle facoltà di ingegneria o propense ad intraprendere una carriera di tipo tecnico (almeno in Italia) risulti ancora oggi ancora piuttosto scarso. L’ing. Benigni ha quindi espresso l’augurio di poter fungere da esempio, insieme alle (comunque non poche) altre donne attualmente impegnate nei settori appena menzionati, al fine di rendere maggiormente attrattivi tali percorsi lavorativi.

In conclusione si può certamente affermare come Elettronica Group sia oggi una realtà industriale particolarmente solida e all’avanguardia, incubatrice di considerevoli competenze tecnologiche e di preziose capacità realizzative in uno dei settori maggiormente rilevanti per la sicurezza del Paese. Nondimeno, al fine di proseguire sulla strada dell’innovazione (con tutti i benefici che ne derivano, tanto in ambito strategico quanto a livello economico-occupazionale), anche quest’azienda, non diversamente dal resto del comparto Difesa, necessiterebbe di un maggiore supporto da parte delle Istituzioni politiche, che, oltre a sostenere con maggiore vigore le nostre esportazioni di tecnologia militare e a promuovere programmi di cooperazione multilaterali (che la stessa Domitilla Benigni ha più volte descritto come estremamente utili), dovrebbero probabilmente anche sforzarsi di destinare maggiori risorse al nostro apparato difensivo.

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