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Esercito, conclusa la prima fase dell’esercitazione CAEX II 2018

Viterbo – Si è conclusa oggi la prima fase di addestramento dell’esercitazione CAEX II 2018. Tre gli obbiettivi di questa prima settimana: amalgamare il personale delle differenti unità, acquisire il perfetto automatismo nell’applicazione delle procedure e sviluppare in condotta la capacità di gestire situazioni di crisi mediante delle injection (attivazioni a sorpresa) che, modificando il contesto operativo, prevedono una tempestiva ripianificazione per rispondere in maniera efficace al nuovo scenario.

Arrivo elicottero UH-90

In particolare, già nella tarda sera di lunedì scorso, alla Task Force Angel” è stata assegnata una missione che prevedeva il contrasto delle attività di rifornimento logistico di armi e munizioni di due cellule nemiche dislocate nelle zone di Capalbio e Monteromano. Pianificata la missione, i tre Task Group, inquadrati all’interno della Task Force, hanno impiegato assetti CH-47, A 129, UH-90 e UH-205 A.

sbarco plotoni fanteria

Due gli atti tattici, diurno e notturno, svolti nella giornata di martedì, che hanno previsto l’impiego di due plotone di paracadutisti del 186° Reggimento “Folgore” e un plotone di fanteria aeromobile del 66° Reggimento “Trieste”. Durante l’azione di assalto dei paracadutisti, si è simulato il ferimento di uno dei componenti del plotone. È stato quindi necessario attuare le procedure per il recupero del ferito tramite il team di Evacuazione Medica Avanzata (MEDEVAC), prontamente giunto sul luogo del ferimento su un elicottero UH – 205. Al termine dell’assalto, i paracadutisti hanno rinvenuto un carico di armi e munizioni trappolato con esplosivo. Per gestire l’evento, sono stati predisposti gli assetti K9 (binomio uomo cane) e la squadra IEDD per la bonifica dell’esplosivo,  trasportati da due elicotteri UH-90 e scortati da due elicotteri A-129. Contemporaneamente, anche l’atto tattico di assalto a fuoco, condotto dal plotone di fanteria aeromobile, è stato messo a dura prova a causa della cattura di due unità del plotone.

Assetto Medevac

I due soldati fatti prigionieri sono riusciti a scappare attivando le procedure previste per il Personell Recovery (recupero di personale rimasto isolato). Contestualmente un altro CH-47, con a bordo il secondo plotone di fanteria paracadutisti, è stato attivato per contrastare l’azione ostile di un obbiettivo in movimento, prontamente neutralizzato. Nell’arco notturno, a seguito della riconfigurazione delle cellule nemiche, il secondo atto tattico ha previsto un’altra complessa azione offensiva che si è conclusa con la disfatta degli insurgent. Il costante impegno addestrativo è dunque il filo conduttore che, fin dai primi giorni, sta caratterizzando questa Esercitazione con lo scopo di rendere sempre più performante le complesse operazioni che ruotano intorno alla realtà dell’Aviazione dell’Esercito. Conclusa questa fase, i reparti in addestramento, raggiungeranno nell’arco del fine settimana la Sardegna per la condotta della parte Real Life che li vedrà impiegati nella zona di Capo Teulada.

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