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Polizia di Stato: relazione annuale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza

Roma. La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che quest’anno celebra il trentennale dalla sua istituzione nel 1991, nell’imminenza della Giornata Mondiale delle Nazioni Unite contro l’abuso e il traffico illecito di droga, pubblica la “Relazione Annuale”, che traccia il quadro riassuntivo delle attività e dei risultati ottenuti in Italia, nel corso del 2020.

Ad illustrare le attività ed i risultati presso la Sala De Sena nella sede della Direzione Centrale della Polizia Criminale a Roma, è stato il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga Generale C.A. della Guardia di Finanza Antonino Maggiore; sono dopo intervenuti tre Esperti per la Sicurezza impiegati in aree strategiche per il narcotraffico (Colombia, Spagna, Turchia).

A trarre le conclusioni il Vice Capo della Polizia- Direttore Centrale della Polizia Criminale- Prefetto Vittorio Rizzi il quale ha dichiarato “La Relazione (della Direzione centrale per i servizi antidroga) fotografa la resilienza delle organizzazioni criminali alla pandemia.

Nel 2020, dopo la primissima fase di lockdown, i traffici illeciti sono rapidamente ripresi cercando nuove rotte e modalità di occultamento della droga. Metà del quantitativo record di cocaina è stato sequestrato nel porto di Gioia Tauro, una sorta di hub italiano creato dai trafficanti anche per i carichi diretti nella regione balcanica. Diventa, dunque, sempre più strategica la rete della cooperazione internazionale di polizia come arma necessaria per combattere il narcotraffico”.

Operazione antidroga della Polizia di Stato

Il Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini ha voluto fa pervenire il suo messaggio, dichiarando “La Direzione centrale dei servizi antidroga rappresenta un’articolazione strategica del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, fin dalla sua nascita trenta anni fa. La sua struttura interforze, la specializzazione per materia e la presenza all’estero di esperti per la sicurezza fanno sì che un problema così importante venga costantemente monitorato e che l’azione di contrasto possa essere la più efficace, come testimoniato dai dati della Relazione annuale 2021”.

All’evento ha voluto partecipare attraverso un messaggio anche il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: “Ringrazio tutte le Forze di polizia per il costante impegno profuso nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti. Il bilancio di un anno di attività testimonia il grande sforzo operativo e la intensa azione di prevenzione ed investigativa svolta su tutto il territorio nazionale che ha portato ad un aumento di oltre il 7% dei sequestri di droga.

La lotta al narcotraffico rappresenta una priorità a tutela delle giovani generazioni, della legalità e della sicurezza, per contrastare le organizzazioni criminali che alimentano le piazze di spaccio ed accumulano ingenti patrimoni illeciti”.

Rispetto al passato, il tratto distintivo del 2020 è stato l’emergenza sanitaria connessa alla pandemia da Covid-19. Le misure di contenimento del contagio adottate a livello mondiale, avendo comportato restrizioni generali alla mobilità delle persone e un rallentamento delle dinamiche dei traffici commerciali internazionali, hanno inciso anche sull’andamento del narcotraffico che, da sempre, sfrutta le opportunità offerte dalla movimentazione transazionale delle merci per spostare ingenti partite di droga. La ripresa dei traffici commerciali nella seconda parte del 2020 e la notevole capacità delle organizzazioni criminali di adattarsi al mutato contesto socio-economico, hanno rilanciato velocemente i traffici illeciti dopo un iniziale rallentamento.

La reazione delle forze di polizia si è concretizzata in una risposta efficace: il numero delle operazioni antidroga, coordinate e supportate dalla DCSA, è in linea con la media dell’ultimo decennio (circa 23.000), così come quello delle denunce (circa 33.000), mentre i sequestri complessivi di droga, in tutto 58 tonnellate, sono superiori al 2019 (+ 7,41%). Ciò che colpisce è il record assoluto dei sequestri di cocaina, arrivati a 13,4 tonnellate con un aumento del 62,2% rispetto al 2019, anno che nelle statistiche nazionali aveva già segnato il traguardo mai raggiunto di 8,2 tonnellate sequestrate. Si tratta in grande maggioranza di sequestri eseguiti nei porti, circa la metà del totale solo nello scalo di Gioia Tauro. I dati dei primi mesi dell’anno in corso sembrano confermare questo crescente andamento, con un livello costantemente elevato dei sequestri di questa sostanza.

Mezzi della Polizia di Stato in operazione

L’analisi delle attività operative segnala, altresì, una possibile rimodulazione delle direttrici del traffico di cocaina, in cui l’Italia diventa un punto di snodo per la penisola balcanica, come dimostrano diverse consegne controllate internazionali verso Paesi di quell’area, dove operano gruppi criminali organizzati che hanno ormai consolidato un ruolo di primo piano nel narcotraffico, sviluppando importanti “joint venture” con i cartelli sudamericani.

E’ confermato il ruolo egemone, nei circuiti globali del traffico internazionale della cocaina, della ‘ndrangheta calabrese che opera in collegamento con le altre organizzazioni mafiose nazionali e con sodalizi stranieri. La cannabis, nonostante un evidente ridimensionamento delle partite individuate, resta lo stupefacente più sequestrato in assoluto, 29,6 tonnellate, oltre a 414.396 piante, segno di un livello sempre alto della domanda. E’ rimasto stabile, rispetto alla media degli ultimi cinque anni, il dato dei sequestri di eroina, attestato sulla mezza tonnellata, seppure in calo rispetto al 2019. Risulta eccezionale l’aumento quantitativo dei sequestri di droghe sintetiche, legato però ad un’unica operazione avvenuta nel porto di Salerno, che ha permesso di individuare oltre 14 tonnellate di amfetamina, da ritenere verosimilmente destinata ad alimentare vari mercati esteri.

Il fenomeno del consumo nazionale delle droghe sintetiche, comunque, per quanto ancora limitato e non comparabile con quello delle droghe tradizionali, è in crescita tra i giovani che si servono delle potenzialità del web e delle piattaforme social per acquistate nelle piazze di spaccio digitali le sostanze recapitate a domicilio utilizzando vari canali tra i quali, ad esempio, anche travestimenti da rider o altre singolari forme di camuffamento. Nel 2020, inoltre, le forze di polizia, hanno intercettato ben 33 nuove sostanze non ancora “tabellate”, che verranno inserite negli elenchi delle sostanze vietate. Un dato di rilievo è la diminuzione delle morti per overdose – dopo tre anni consecutivi di continua crescita – che nel 2020 sono state 308 (66 in meno rispetto al 2019, in percentuale -17,65%).

Nell’anno di riferimento il narcotraffico si conferma come «il principale motore di tutte le attività illecite svolte dai grandi sodalizi criminali», con ingentissimi profitti da riciclare e da utilizzare per l’autofinanziamento di ulteriori attività illecite.

E’ proseguita l’efficace attività di collaborazione internazionale nel settore del narcotraffico, con Organismi e con Paesi europei ed extraeuropei, sviluppata attraverso la promozione di Memorandum Operativi Antidroga (MOA), protocolli tecnici volti ad incentivare le operazioni speciali antidroga. Di rilievo il contributo fornito dagli Esperti per la Sicurezza, collocati nelle aree strategiche del narcotraffico, sia in termini di flussi informativi che di promozione di iniziative di cooperazione con i Paesi di produzione e transito delle droghe.

Polizia di Stato e Interpol in attività

Nel 2020, è continuato lo sviluppo dei Progetti “ICARUS” ed “HERMES”, frutto della collaborazione interistituzionale tra la DCSA ed il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nei settori della prevenzione e della riduzione della domanda e dell’offerta. Nell’ambito del primo, ha trovato definizione in particolare il progetto “Rotta del sud”, volto a rafforzare, con la Direzione Centrale della Polizia Criminale e Interpol, la cooperazione di polizia con i Paesi dell’Africa sud-orientale, nuova area di transito dell’eroina afghana. Nel contesto del secondo, sono state invece fissate le linee guida per nuove metodiche operative finalizzate al contrasto della commercializzazione delle droghe sintetiche attraverso le spedizioni postali, gestite da corrieri pubblici e privati, i cui esiti contribuiranno al potenziamento del Sistema Nazionale di Allerta Precoce del DPA.

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