Di Fabrizio Scarinci
KIEV. Come noto, nel corso della mattinata le forze militari russe hanno lanciato un massiccio attacco con aerei, missili e droni sull’intero territorio ucraino.
In particolare, l’operazione avrebbe visto l’impiego di 17 bombardieri pesanti (11 Tu-95 “Bear” e 6 Tu-22 M3 “Backfire C”), di 8 tra caccia e bombardieri tattici (si parla nello specifico di 6 MiG-31K armati con missili ipersonici aria-superficie “Kinzhal” e di almeno un paio di Su-57 “Felon”), di alcune unità navali della Flotta del Mar Nero (che avrebbero lanciato un certo numero di missili da crociera “Kalibr”), di diversi missili balistici Iskander e KN-23 di origine nordcoreana, di alcuni missili antiaerei S-300 impiegati in modalità superficie-superficie e di ben 109 droni di origine iraniana Shahed-136.
Stando a quanto dichiarato dall’Aeronautica di Kiev, le difese ucraine sarebbero riuscite ad abbattere 102 missili (su un totale di 127) e 99 dei 109 droni a cui si accennava pocanzi.
Tra le località bersagliate dai russi figurerebbero, nello specifico, Kiev, Kharkiv, Odessa, Zaporizhzhia, Lutsk, Poltava, Vinnytsa, Zythomyr, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Khmelnitsky e Dnipro.
Gli obiettivi colpiti sarebbero soprattutto di tipo energetico, logistico e industriale, anche se, stando alle dichiarazioni rilasciate dai vertici russi, sarebbero stati danneggiati o distrutti anche alcuni siti di stoccaggio degli armamenti trasferiti all’Ucraina dai Paesi occidentali.
Le maggiori conseguenze dell’attacco, da cui gli ucraini sembrerebbero comunque essersi difesi in maniera egregia (almeno stando ai loro dati), si sarebbero manifestate soprattutto con riferimento al funzionamento della rete elettrica (che viene comunque sospeso in via precauzionale ogni qualvolta che i russi lanciano un attacco) e alla gestione del traffico ferroviario.
Sullo sfondo di tale azione vi sono, ovviamente, anche gli ultimi sviluppi avutisi sul terreno, dove, nel corso delle ultime settimane, gli ucraini sono riusciti a portare la guerra in territorio russo; un’azione rischiosissima condotta soprattutto al fine di distogliere una parte delle forze di Mosca operanti nel Donbass e di acquisire un maggiore potere negoziale in caso di trattativa.
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L’articolo Ucraina: Mosca lancia un massiccio attacco su tutto il territorio del Paese. Sullo sfondo gli ultimi sviluppi della situazione al fronte proviene da Report Difesa.
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