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Centro Ospedaliero Militare Taranto: l’orgoglio dell’uniforme senza distinzione di genere.

di Lia Pasqualina Stani

Alla memoria dell’Ufficiale medico Giulio Venticinque, decorato con medaglia d’oro al valor militare, è intitolato l’Ospedale Militare di Taranto. A decorrere dal 1°luglio 2006, con Ordine del Giorno del Capo di Stato Maggiore della Marina nr.31 del 26/06/2006, l’Ospedale Principale Marittimo è riconfigurato in Centro Ospedaliero Militare (C.O.M) a connotazione Interforze. Il personale sanitario impiegato quotidianamente nell’attività ospedaliera e nei vari settori del C.O.M. contribuisce a mantenere alto il prestigio della Marina anche a Taranto.

Ho ascoltato le storia di una mamma in divisa, un ufficiale medico della Marina Militare, non perché sia speciale rispetto ad altre donne che lavorano e si prendono cura della famiglia.  La professione militare e la divisa che indossa con orgoglio non le preclude una vita privata, anche se occorre – ovviamente –  spirito di sacrificio e determinazione. Il “mondo militare” ha effettuato un adeguamento culturale ponendo le donne in condizioni di assoluta parità. Gli impieghi sono in tutto e per tutto uguale agli uomini. Stesse selezioni, stessi corsi addestrativi e stesse possibilità di impiego. Nessuna differenza tra uomini e donne che insieme sono in prima linea nei teatri operativi nazionali ed internazionali. Nell’ambito delle operazioni di mantenimento della pace, in contesti differenti per cultura e religione, la cospicua presenza delle donne ha permesso in maniera più adeguata il rispetto delle usanze locali ed il perseguimento dei fini della missione. Uomini e donne presenti sulle navi, negli aeroporti o nelle strade a garantire la sicurezza dei cittadini.

Il Tenente di Vascello Maria Paola Cesca, medico ufficiale del Centro Ospedaliero Militare di Taranto, sulle orme del padre, anche lui medico ed ufficiale di Marina, da circa 15 anni, indossa la divisa della Marina Militare. A seguito di un concorso pubblico, è ammessa all’Accademia Navale di Livorno nel 2003, per la frequenza del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Emozionata e con gli occhi lucidi, afferma che indossare le stellette è sinonimo di senso di appartenenza ad una istituzione. Significa anche rivestire un ruolo carico di responsabilità, sacrificio e di regole imposte prima di tutto a sé stessi. Realizzare il sogno di diventare medico ed ufficiale è una scelta consapevole, impegnativa ma voluta.

Come si può fare la mamma e l’ufficiale? Accostare due ruoli solo apparentemente così distanti è possibile. La forma mentis ricevuta in Accademia e l’esempio appreso dalla sua famiglia le sono costantemente di aiuto e sicuro punto di riferimento. Accomuna le due figure l’impegno costante e la necessità di crescere e migliorare, ricordando sempre che ogni lavoro comporta sempre e comunque delle scelte da compiere.

La foto della sua Flavia è sulla scrivania, nel suo studio nel reparto di Chirurgia e Medicina Generale del Centro Ospedaliero Militare di Taranto. Due occhioni grandi incorniciati da morbidi riccioli castani. “Mamma Paola”, cosi la chiama la sua bimba, ogni giorno della sua Flavia porta con sé la sua vitalità. E quando torna a casa, anche dopo aver fatto il turno di guardia, Flavia chiede se i pazienti della sua mamma sono guariti.

Come tutte le mamme, sapersi organizzare è fondamentale: la sera si prepara tutto per il giorno successivo, dai vestiti alla prima colazione e pure qualcosa per il pranzo o per la cena. Alle 5.00 sveglia, alle 7.30 si va verso l’asilo nido situato nella Stazione Navale di Taranto. Alle 8.00 è già a lavoro.

Qualunque sia il lavoro che sceglierà la sua bimba, si augura che lo scelga con consapevolezza, svolgendolo con entusiasmo e determinazione. Proprio come Le hanno insegnato i suoi genitori quando non ancora maggiorenne ha scelto di seguire il sogno di diventare ufficiale medico della Marina Militare. Fare ciò che piace è uno dei segreti per lavorare bene.

Essere mamma ed ufficiale sono due compiti che richiedono impegno, dedizione e sacrificio. Bisogna viverli con naturalezza, cercando di svolgerli con il giusto equilibrio senza trascurare la famiglia, il lavoro e se stesse. Un aiuto importante arriva anche dalla conduzione degli impegni con suo marito e dai nonni che permettono di far fronte alle piccole emergenze. Non è la prima ne sarà nemmeno l’ultima ad essere donna in uniforme, moglie e mamma. La Marina Militare le ha concesso un percorso di vita che e consente di conciliare il lavoro con la famiglia.

Le mamme in uniforme costituiscono ormai un piacevole e consolidata realtà. Il T.v. Cesca indossa la sua divisa con soddisfazione e altrettanto orgoglio le dà il suo ruolo di mamma.

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