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COVID-19: il ministro della Difesa Lorenzo Guerini inaugura a Milano il Presidio Vaccinale. Grazie al programma del Generale Figliuolo l’Italia accelera le operazioni

Milano. “Sono qui per dovere morale e personale. Sono figlio di questa terra e so cosa significa la pandemia per le nostre comunità”.

Lo ha detto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, oggi, all’inaugurazione ufficiale del Presidio Vaccinale insieme al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e al vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo.

il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, all’inaugurazione ufficiale del Presidio Vaccinale insieme al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e al vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo

“La mia presenza – ha aggiunto – è anche per testimoniare l’impegno delle nostre Forze Armate in uno dei punti in cui stiamo svolgendo il nostro lavoro. Sono 138 i Drive Through allestiti dalla Difesa su tutto il territorio nazionale per dare impulso al tracciamento in tutto il Paese, di cui 28 in Lombardia”.

Si tratta di un esempio dell’evoluzione delle attività dei Drive Through, dove al tracciamento si affiancheranno dei poli vaccinali come a Milano.

“L’obiettivo – ha spiegato ancora il titolare della Difesa – è di utilizzare le nostre risorse in collaborazione con i sanitari per somministrare i vaccini”.

L’intervento del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini

Saranno 2 le linee, le prime ad essere adibite in punti vaccinali dallo scorso venerdì mentre le altre 8, per il momento, continueranno ad essere utilizzata per l’attività di screening attraverso i tamponi molecolari e i test rapidi Sars-Cov2.

Prossimamente, in base alle richieste e alle esigenze, potranno essere riconvertite anche le altre postazioni.

Il Drive Through di Milano, situato presso il Parco Trenno, il più grande schierato in Italia con un’area occupata di circa 2 mila metri quadrati ed un parcheggio di 20 mila metri quadrati, è il primo ad essere trasformato in Presidio Vaccinale della Difesa.

Il Drive Through di Milano

Si inizierà da 600 vaccini al giorno, per giungere, a pieno regime, fino a 2 mila sempre al giorno.

“Questa attività segna il punto di un’eccellente collaborazione tra le Forze Armate, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Protezione Civile, la Croce Rossa e i volontari per fornire un servizio ai cittadini – ha aggiunto Guerini  -. E le Forze Armate con la loro specificità, con la capacità logistica, organizzativa di comando e controllo sono a disposizione della comunità per lavorare con serietà, concretezza, impegno e senza troppe parole”.

Le linee dedicate alla vaccinazione, con impiego di medici e infermieri militari, sarà operativa dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 17.30 ed è situata all’interno della struttura, realizzata dall’Esercito Italiano in collaborazione con la Regione Lombardia, Agenzie di Tutela della Salute (ATS) Città Metropolitana, Comune di Milano, Protezione Civile e Azienda Socio Sanitaria Territoriale Santi Paolo e Carlo, attiva dallo scorso 13 novembre con una capacità di effettuare fino a 800 tamponi al giorno.

Il Centro Ospedaliero Militare di Milano metterà a disposizione il personale medico e sanitario mentre ASST Santi Paolo e Carlo della Regione Lombardia gestirà tutti gli aspetti organizzativi e amministrativi. La collaborazione tra i due enti per le vaccinazioni è già in corso presso l’Ospedale Militare di Baggio dove dal 18 gennaio è iniziata la vaccinazione degli over 80 enni.

Dal 4 marzo è stato attivato un secondo padiglione e grazie anche alla collaborazione delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa, del personale militare del Sovrano Militare Ordine di Malta e del mondo dell’associazionismo milanese la capacità è stata raddoppiata arrivando fino a 1.300 vaccini al giorno.

Sono 60 i medici e 120 gli infermieri militari impiegati in Lombardia presso l’Ospedale Militare di Baggio e nei 28 Drive Through della Difesa (DTD): 16.000 vaccini anticovid, 20.000 vaccini antinfluenzali, 300.000 tamponi effettuati. Inoltre, Team mobili della Difesa sono stati impiegati per le vaccinazioni all’interno delle RSA.

La Difesa ha in corso due grandi operazioni dirette dal Comando Operativo di vertice Interforze (COI): “IGEA” per le attività di screening e “EOS” per il trasporto logistico e la somministrazione dei vaccini.

Il rapporto settimanale IGEA-EOS

Su tutto il territorio nazionale sono 138 i Drive Through della Difesa, mentre sono 7 i Presidi Vaccinali della Difesa già operativi: a Milano presso l’Ospedale Militare di Baggio e da oggi al Drive Through del Parco Trenno, a Roma presso la Cecchignola, ad Isernia in Molise, a Cosenza dove è stato riconvertito l’ospedale da campo costruito dall’Esercito, a Pomigliano D’Arco in provincia di Napoli e a Caserta presso la Caserma della Brigata “Garibaldi” dove la Difesa fornisce solo l’infrastruttura e il supporto logistico mentre il personale sanitario proviene dall’azienda sanitaria locale.

Questi volumi di attività sono resi possibili anche grazie al reclutamento straordinario di personale sanitario – deciso dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro Guerini durante la fase della pandemia – attuato in tempi rapidissimi.

E leggendo quanto scritto nel documento del Commissario straordinario Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo si evidenzia come l’Italia stia cambiando passo nella campagna vaccinale nazionale.

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini entra al Policlinico Militare Celio accompagnato dal capo di SMD, Generale Vecciarelli e dal comandante Logistico dell’Esercito, Generale Figliuolo lo scorso aprile

Il documento, elaborato in armonia con il Piano strategico nazionale del Ministero della Salute, fissa le linee operative per completare al più presto le operazioni.

La governance sarà accentrata a fronte di una esecuzione decentrata, con una catena di controllo snella.

I due pilastri per condurre una rapida campagna sono la distribuzione efficace e puntuale dei vaccini e l’incremento delle somministrazioni giornaliere.

L’obiettivo è di raggiungere a regime il numero di 500 mila somministrazioni al giorno su base nazionale, vaccinando almeno l’80% della popolazione entro il mese di settembre, triplicando così il numero giornaliero medio di vaccinazioni delle scorse settimane, pari a circa 170 mila.

Tre sono le linee operative della campagna:

  • Approvvigionamento e distribuzione, attraverso costante contatto della struttura commissariale con tutti gli stakeholder. Ad oggi sono state approvvigionate 7,9 milioni di dosi, che si raddoppieranno entro le prossime tre settimane. Entro la fine di giugno è previsto l’arrivo di altre 52 milioni di dosi circa, mentre ulteriori 84 milioni sono previsti prima dell’autunno
  • Monitoraggio costante dei fabbisogni con interventi mirati, selettivi e puntiformi sulla base degli scostamenti dalla pianificazione. Verrà costituita una riserva vaccinale pari a circa l’1,5% delle dosi, per poter fronteggiare con immediatezza esigenze impreviste, indirizzando le risorse nelle aree interessate da criticità, prevedendo l’impiego di rinforzi del Dipartimento di Protezione Civile e della Difesa. Si interverrà inoltre anche secondo il principio del punto di accumulo, concentrando le risorse necessarie verso aree cluster e di piccoli dimensioni in stato di particolare necessità. Il monitoraggio comprenderà anche l’analisi coordinata delle disponibilità manifestate da numerose realtà del Sistema Paese, al fine di indirizzare al meglio le risorse
  • Capillarizzazione della somministrazione, incrementando la platea dei vaccinatori e il numero di punti vaccinali. Verrà dato impulso all’accordo per impiegare medici di medicina generale (fino a 44 mila), odontoiatri (fino a 60 mila), medici specializzandi (fino a 23 mila). Si potrà far ricorso – tramite accordi in via di finalizzazione – anche ai medici della Federazione Medico Sportiva Italiana, ai medici competenti dei siti produttivi e della grande distribuzione, oltre che ai medici convenzionati ambulatoriali e ai farmacisti. Proseguirà, se necessario, l’assunzione di medici e infermieri a chiamata, in aggiunta agli oltre 1700 già operativi. In caso di emergenza scenderanno in campo anche team mobili. Capitolo a parte è quello del potenziamento della rete vaccinale esistente che conta attualmente 1733 punti vaccinali (dato in crescita). Per l’allestimento di nuovi centri potranno eventualmente essere utilizzati siti produttivi, le aree della grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni e della Conferenza Episcopale Italiana.

Verrà inoltre potenziata l’infologistica, con l’adozione in tempi brevi di soluzioni informatiche per l’ampliamento delle funzioni di prenotazione e somministrazione dei vaccini, garantendo la circolarità delle informazioni e dando così impulso alla campagna.

A livello operativo è stato istituito un tavolo permanente per verificare quotidianamente l’andamento delle attività sul terreno.

Al tavolo, coordinato dalla Struttura Commissariale, partecipano la Protezione Civile, le Regioni e le Province autonome, con l’eventuale partecipazione di altri attori istituzionali e delle associazioni.

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