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COVID 19, la Brigata Marina San Marco rischiera un Posto Medico Avanzato a Jesi (Ancona)

Jesi (Ancona). Nell’ambito delle attività di contrasto al COVID 19 volute dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, la Brigata Marina “San Marco” della Marina Militare, su specifica richiesta dello Stato Maggiore della Difesa, ha reso disponibile un Posto Medico Avanzato (PMA) nell’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi (Ancona).

i marinai della Brigata Marina San Marco all’ospedale di Jesi

I fucilieri della Brigata sono partiti da Brindisi ieri, intorno alle 5 del mattino, arrivando a Jesi nel primo pomeriggio.

Qui hanno iniziato, contestualmente, le operazioni di allestimento delle strutture.

Il PMA è una struttura mobile, caratterizzata da elevata flessibilità d’impiego e composta da shelter sanitari, che possono essere imbarcati oppure anche trasportati via terra tramite autocolonna.

All’interno vi operano normalmente medici e infermieri della Brigata Marina per garantire le operazioni di triage, primo soccorso, visite ambulatoriali e all’occorrenza degenza.

La capacità medico-sanitaria dell’unità è uno degli elementi cruciali di supporto al complesso operativo della forza da sbarco della Marina, essenziale per operazioni anfibie di proiezione dal mare, secondo il cosiddetto concetto “sea basing”.

 

Mezzi della Brigata Marina San Marco

Il complesso sanitario è elettricamente autonomo grazie ad uno shelter con generatore elettrico che asserve anche le tende a struttura rigida deputate alla degenza.

Questo il personale impiegato: 60 uomini per l’approntamento della struttura, 5 ufficiali medici, 1 ufficiale dei Ruoli speciali come infermiere (coordinatore infermieristico), 15 sottufficiali infermieri, 1 biologo, 1 tecnico di radiologia, 1 fisioterapista, 10 operatori tecnico sanitari.

La struttura del Posto Medico Avanzato prevede: 2 Shelter, ognuno dei quali allestito con 1 ventilatore polmonare, 1 monitor multiparametrico, 1 pompa infusione, 1 Sistema di erogazione di ossigeno, 1 Shelter ambulatorio per visite mediche dotato di elettrocardiografo, un Ecografo, 1 Shelter adibito a farmacia, 1 Shelter con generatore elettrico e il complesso di tende per la degenza breve.

In caso di necessità, la struttura può essere ampliata fino a 30 tende per degenza.

La struttura, per la quale si prevede il termine del suo allestimento nella serata di oggi, fornirà supporto al Servizio Sanitario Nazionale, mediante una capacità di ricovero per totali 40 pazienti, in modo da alleggerire gli ospedali civili, e quindi rendere nuovamente disponibili preziosi posti letto presso i nosocomi nazionali.

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