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Esercito Sportswear, Generale Poli: “Ecosostenibilità e innovazione con lo sguardo rivolto ai giovani”

Firenze. Donare una seconda vita a materiali ed equipaggiamenti impiegati nell’ambito delle missioni nazionali e internazionali creando capi unici ed ecocompatibili in linea con la recente svolta green di Forza Armata. Questa – come spiega il Generale di Brigata Fulvio Poli, capo dell’Ufficio Generale di Promozione, Pubblicistica e Storia dello Stato Maggiore dell’Esercito – la filosofia alla base della collezione upcycling primavera/estate 2022 del brand ‘Esercito Sportswear’ presente quest’anno per la prima volta all’evento Pitti Uomo. Tratto distintivo è la presenza all’interno dei capi realizzati con la tela dei paracadute della Folgore di un “libretto di identità” stampato all’interno che riporta il numero di matricola e racconta la storia dei lanci effettuati nei cieli di Iraq, Kosovo, Somalia, Afghanistan e Kurdistan. Dopo circa 140 lanci il paracadute viene ‘smilitarizzato’, vengono tagliate le funi e i ganci che collegano la vela all’uomo e viene definitivamente dismesso. È a quel punto che la storia di ogni paracadute – grazie all’incontro con tessuti tecnici innovativi – rivive in ogni Sky Jacket. 

 

Stand Esercito al Pitti Uomo 2021

 

Generale, come nasce questo progetto?

Questo progetto nasce da un incontro di creativi, interno alla Forza Armata Esercito e con il nostro licenziatario, la società che utilizza dal punto di vista commerciale il brand Esercito 1659. L’idea, all’insegna della ecosostenibilità, di ricavare nuovi capi dai prodotti che l’Esercito dismette, dai paracadute alle coperte, permette di trasformare ciò che era un costo in una risorsa. Realizzare le ‘Sky Jacket’, dei giubbotti molto moderni, tecnologici e performanti, con la tela dei paracadute è un’idea assolutamente vincente che sta incontrando un grande successo. Dalle tradizionali coperte dell’Esercito otterremo, invece, cappotti per la collezione invernale per la linea sia maschile che femminile. Il messaggio ‘green’ ha un forte appeal soprattutto verso i giovani in quanto coglie un desiderio delle nuove generazioni.

A chi vi rivolgete?

Siamo partiti con ‘Esercito Sportswear’, una linea estremamente fresca e dinamica pensata soprattutto per i giovani e gli sportivi. Ma l’ obiettivo è anche andare verso qualcosa di più classico e tradizionale per incontrare le diverse esigenze dei consumatori abbracciando diverse fasce d’età. Il pensiero è rivolto a tutti gli italiani.

Un’attenzione rivolta soprattutto ai giovani. Qual è messaggio che volete lanciare loro attraverso il brand Esercito?

L’ufficio che ho il piacere di dirigere, oltre a promuovere il brand Esercito promuove i reclutamenti. Questo significa andare a incontrare quei giovani che non ci conoscono o ci conoscono poco. Molti non sanno che una carriera nell’Esercito può riservare delle sorprese. Ci sono delle professionalità nell’Esercito che molti italiani non conoscono. Vogliamo quindi, anche attraverso questa linea, farci conoscere dai ragazzi ma anche dai loro genitori che magari hanno dei preconcetti derivanti da un’idea ferma ad anni fa, quando l’Esercito era ben altro. Il messaggio è: siamo una famiglia aperta dove i creativi e gli innovativi hanno spazio e possono esprimere le loro idee e vederle realizzate. 

A livello di reclutamento come sta andando in questo periodo?

Il reclutamento nelle categorie ufficiali, sottoufficiali e truppa sta andando molto bene. L’ufficio ‘Promozione’, creato due anni fa, si sta dedicando anima e corpo nell’andare verso i giovani e le loro famiglie per proporre una carriera nell’Esercito mettendo in luce le enormi potenzialità e possibilità  offerte a chi vuole mettersi in gioco. Con noi, insieme, si può davvero costruire un futuro. 

La pandemia che impatto ha avuto sulla percezione della Forza Armata?

Il nostro motto è ‘Noi ci siamo sempre’. Nel corso dell’emergenza sanitaria l’Esercito ha dimostrato di essere al fianco degli italiani e di lavorare per loro. Ovunque andiamo troviamo giovani e meno giovani, italiani e non italiani, che ci salutano, ci ringraziano e ci esprimono quello che provano nei nostri confronti. Questa situazione che ha visto l’Esercito in prima linea dà la possibilità a tanti italiani di esprimere finalmente la loro vicinanza e il loro affetto. Sentimenti ricambiati da noi soldati che lavoriamo per il bene dell’Italia e degli italiani. Per questo aspettiamo a braccia aperte giovani che vogliano unirsi a questa famiglia.  

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