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Francia, lo stress uccide. Poliziotti e Gendarmi affrontano le proteste di piazza dei gilet gialli in un clima di odio. E Macron definisce gli insulti semplicemente “sconvenienti”

Di Valeria Fraquelli

Parigi. In Francia i poliziotti sono letteralmente sull’orlo di una crisi di nervi. C’è un’ala più radicale dei gilet gialli che ha lasciato sui muri delle scritte oscene ed irrispettose che istigano addirittura gli agenti al suicidio e c’è anche lo stress di questo periodo che ha toccato livelli insopportabili per gli uomini in divisa.

Il “pacifismo” dei gilet gialli

In molti si lamentano che sono ormai tanti, troppi mesi che non hanno un attimo di respiro, un minuto per vedere le loro famiglie e un po’ di spazio per sé.

L’emergenza va avanti dall’inizio della protesta dei gilet gialli a novembre scorso e non si riesce a trovare una via d’uscita, qualcosa che possa davvero riportare alla normalità.

Il rogo della cattedrale di Notre Dame è stato un altro fatto che ha alzato la tensione e il clima si è fatto terribilmente instabile e se possibile ancora più irrespirabile. Si è arrivati allo scambio quotidiano di insulti.

Se le autorità francesi dicono che scritte irrispettose e le frasi che spingono addirittura gli agenti al suicidio sono da condannare subito senza se e senza ma, il Presidente Macron ha anche paragonato queste frasi ad un insulto a tutta la Francia e le ha definite “sconvenienti”.

Il Presidente francese, Emmanuel Macron

Le ingiurie continuano e ogni giorno sono sempre di più i Commissariati che si risvegliano con scritte degli anarchici sui muri.

Gli agenti si suicidano davvero. Lo stress e il lavoro insopportabile stanno rendendo la loro vita un vero inferno. Gli scontri ogni sabato che si fanno sempre più duri. Tutto sta rendendo la vita talmente insopportabile che l’unica via è il suicidio.

Dopo ben 23 sabato di protesta, gli orari di lavoro insopportabili, i turni che non finiscono più i poliziotti francesi si sentono in trappola, schiacciati dal loro dovere e allo stesso tempo in preda ad uno stress che sembra davvero insopportabile.

Una delle giornate di protesta

Non per tutti è facile resistere allo stress enorme di questi giorni. Poliziotti e Gendarmi non ce la fanno più a vivere così, in una morsa tra insulti e proteste.

Prendono botte ogni volta che vanno a tentare di sedare le rivolte e gli stipendi sono da fame, assolutamente inadeguati per le condizioni in cui tutti i giorni gli agenti si trovano a lavorare.

I suicidi tra Poliziotti e Gendarmi stanno diventando ormai una vera e propria emergenza. Sono sempre di più quelli che si rivolgono agli psicologi per avere un aiuto prezioso. Dopo un po’ però questo aiuto non basta e l’unica via d’uscita sembra essere il suicidio.

La Francia sotto l’apparenza un po’ sfocata di grandeur ha anche molti problemi e le manifestazioni dei gilet gialli non sono che la punta dell’iceberg.

Il debito pubblico francese è molto alto, anche più di quello italiano, e dopo anni di manovre finanziarie molto dure il Paese è in ginocchio.

Sono sempre di più coloro che faticano ad arrivare alla fine del mese e la povertà negli ultimi anni si sta facendo sentire e sono tante le famiglie che si rivolgono alle associazioni di volontariato per avere un aiuto.

La stessa cosa si può dire per Gendarmi e Poliziotti che con stipendi inadeguati vanno a rischiare la vita, ogni giorno.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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