Di Valentina Giambastiani
PISA. Oltre 100 ovuli contenenti droga, tanti ne era riuscita ad ingerire una cittadina nigeriana di 34 anni arrestata dai finanzieri del Comando Provinciale di Pisa in servizio presso l’aeroporto cittadino “Galileo Galilei”.
Il sequestro dello stupefacente (eroina nello specifico) con il conseguente arresto della “corriera”, è avvenuto nell’ambito dei controlli che i militari delle fiamme gialle e il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ogni giorno svolgono negli spazi di vigilanza aeroportuale e doganale a loro affidati, ed è stato proprio durante una di queste attività che la donna – giunta nella città toscana con volo proveniente da Bruxelles/Charleroi (Belgio) – è stata fermata.
Alle domande degli operatori della GDF e dell’ADM circa i motivi del suo viaggio in Italia la giovane donna iniziato a fornire risposte evasive e contraddittorie, presto accompagnate da un atteggiamento sempre più nervoso che ha così indotto gli stessi operatori ad approfondire il controllo sulla persona – sottoposta ad esame RX presso idonea struttura ospedaliera – atteso che i bagagli al seguito non presentavano nulla di anomalo.
Le lastre eseguite sulle cavità endoaddominali della fermata hanno subito rivelato il motivo del suo viaggio, con la presenza di 114 ovuli, riempiti di eroina prima di essere ingoiati, aventi un peso complessivo di un chilo e 250 grammi.
Si è trattata dunque della classica tecnica del “body packers” – più comunemente conosciuta come il sistema dell’ovulatore – che se da un lato riesce ad eludere il fiuto delle unità cinofile antidroga, dall’altro mette in serio pericolo di vita gli stessi ovulatori nel caso in cui un solo ovulo contenente droga venga accidentalmente ad aprirsi nel corpo durante il “trasporto”.
All’accadimento dei fatti sin qui descritti e con il narcotest che ha confermato in pieno la natura dello stupefacente, per la cittadina nigeriana è scattato automaticamente l’arresto con traduzione presso il carcere pisano del “Don Bosco”, dove tutt’ora si trova in attesa di rispondere all’Autorità Giudiziaria inquirente che la accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Oltre all’eroina (valore di mercato stimato in circa 100.000 euro), sono stati altresì sequestrati gli smartphone e le carte di credito che l’arrestata aveva con sé.
Il procedimento penale instaurato a seguito della vicenda si trova attualmente nella sua fase preliminare, in ragione di ciò la persona sottoposta agli arresti è tutt’ora da considerarsi presunta innocente fino al pronunciamento d’una condanna definitiva che ne dichiari le responsabilità di carattere penale.
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L’articolo Guardia di Finanza: arrestata all’aeroporto “Galileo Galilei” di Pisa una cittadina nigeriana che aveva ingerito 114 ovuli contenenti eroina proviene da Report Difesa.
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