Di Fabrizio Scarinci
TEL AVIV. L’operazione israeliana contro i miliziani di Hezbollah in Libano è stata, oggi, battezzata “Frecce del Nord”.
A dichiararlo il tenente generale Herzi Halevi, Capo di Stato Maggiore dell’IDF.
Tale scelta la dice, senz’altro, molto lunga sull’intenzione israeliana di continuare con la conduzione di azioni ad alta intensità contro il gruppo terroristico libanese.
Solo nella giornata di oggi, l’Aeronautica dello Stato Ebraico avrebbe colpito tra i 1.100 e i 1.300 obiettivi, uccidendo, a detta di Tel Aviv, un gran numero di miliziani.
Nei piani di Israele rientrerebbe, al momento, una significativa estensione dei raid, con azioni su vasta scala soprattutto nella Valle della Bekaa.
Significative, al fine di comprendere la situazione, le parole del Premier Benjamin Netanyahu, secondo il quale, qualora Hezbollah non avesse ancora capito il messaggio, avrà senz’altro modo di capirlo nell’immediato futuro.
Dal canto suo, il “Partito di Dio” ha invece affermato di aver colpito basi israeliane “con decine di razzi” in risposta ai bombardamenti subiti.
Quanto al premier libanese Mikati, egli sembrerebbe essere del parere secondo cui cui l’azione israeliana costituirebbe una “guerra di sterminio” nei confronti del popolo libanese.
Da parte di Report Difesa seguiranno, nei prossimi giorni, ulteriori aggiornamenti riguardo all’andamento di tale operazione.
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L’articolo Israele: operazione contro Hezbollah battezzata “Frecce del Nord” proviene da Report Difesa.
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