in

Guardia di Finanza: condotta a Ragusa una nuova operazione finalizzata al contrasto del fenomeno del caporalato. Denunciati quindici soggetti tra sfruttatori e indebiti percettori del reddito di cittadinanza

Di Armando Modesto  

RAGUSA. Il tutto è scaturito da una chiamata al “117”, il numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza, dove veniva segnalata la presenza di non poca manodopera probabilmente impiegata in maniera irregolare per la coltivazione dei campi, e proprio da quel contatto ha preso avvio l’operazione “Sole cocente” che i finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa hanno concluso oggi, infliggendo un altro duro colpo al sempre troppo presente fenomeno del “caporalato” nonché scoprendo alcuni soggetti risultati percettori (senza averne diritto) del Reddito di Cittadinanza.

Dall’anzidetta segnalazione telefonica le Fiamme Gialle ragusane hanno dunque avviato una discreta ma comunque attenta attività di ricognizione sui terreni segnalati, anche perché quegli appezzamenti erano stati ricavati all’interno di una fitta vegetazione ancora presente in alcuni punti delle campagne di Vittoria (Ragusa), in altre parole un ambiente ideale nel quale coltivare clandestinamente la cannabis oppure, come in questo caso, dove praticare attività agricole impiegando lavoratori “in nero” o irregolari.

Autopattuglia della Guardia di Finanza impegnata nelle attività contrasto al fenomeno del caporalato

 Dopo aver circoscritto l’area interessata, i militari hanno così dato avvio all’intervento rinvenendo all’interno di oltre 15 ettari di terreni e serre adibite alla coltivazione di prodotti agricoli, 32 lavoratori (in gran parte di origine extracomunitaria) dei quali venti impiegati completamente “in nero” mentre altri dodici sono risultati irregolari. 

I riscontri esperiti hanno consentito di delineare una vera e propria attività organizzata di “reclutamento” di manovalanza a basso costo che peraltro, in presenza di evidenti necessità di sopravvivenza, molti lavoratori avevano dovuto accettare sia pur trovandosi di fronte condizioni di lavoro al limite della sopportabilità. 

L’attività investigativa susseguita all’intervento sul campo ha altresì permesso d’individuare anche i caporali incaricati di reclutare la manodopera per quelle coltivazioni, ovvero due soggetti che – oltre a percepire la loro paga giornaliera tale “servizio” – gestivano per conto della stessa azienda agricola i pagamenti settimanali di tutti i lavoratori, dai quali (a titolo di non si sa quale “provvigione”) sottraevano un’ulteriore somma giornaliera che finiva direttamente nelle loro tasche. 

Come anticipato sopra, i finanzieri operanti hanno inoltre riscontrato l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di 12 dei lavoratori risultati essere impiegati “in nero”, i quali sono stati chiaramente denunciati alla competente Autorità Giudiziaria. 

Nei confronti degli stessi indebiti percettori è stata inoltre avanzata la proposta di sequestro preventivo per l’importo complessivo di 98.550 euro, ovvero della somma corrispondente agli aiuti finanziari indebitamente intascati. 

Per i due caporali, oltre che per il titolare dell’azienda agricola finita nei controlli, è invece scattato il deferimento alla Procura della Repubblica ragusana con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento dei lavoratori e che, per lo stesso l’imprenditore agricolo incriminato, comporta la parallela contestazione di sanzioni amministrative in materia di lavoro nero e irregolare per un totale di circa 50.000 euro. 

Questa nuova operazione delle Fiamme Gialle ben descrive quale sia l’impegno che la GDF sta producendo per sgominare l’atavico fenomeno del caporalato nelle campagne italiane; inaccettabile retaggio d’un passato in cui i lavori più umili e faticosi erano anche i meno tutelati e retribuiti e che ancor oggi, oltre a ledere i diritti e la dignità dei lavoratori, comporta diverse ed importanti implicazioni come quelle della sicurezza sul lavoro, della leale concorrenza tra le imprese nonché delle risorse fraudolentemente sottratte all’Erario.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’articolo Guardia di Finanza: condotta a Ragusa una nuova operazione finalizzata al contrasto del fenomeno del caporalato. Denunciati quindici soggetti tra sfruttatori e indebiti percettori del reddito di cittadinanza proviene da Report Difesa.

What do you think?

Written by Report Difesa

Quotidiano di geopolitica e di sicurezza nazionale ed internazionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Polizia di Stato: operazione antiterrorismo. Quattro persone indiziate di appartenere a un’associazione neonazista, suprematista e negazionista

Polizia di Stato ed Europol: firmata una lettera d’intenti finalizzata ad forme di cooperazione strategica nella lotta al terrorismo