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Guardia di Finanza: scovata al porto quasi mezza tonnellata di hashish nascosta dietro un carico di pane. Arrestato un cittadino spagnolo

Di Massimo Giardinieri

CIVITAVECCHIA. Non ci sono mai porti relativamente “tranquilli” dal punto di vista dei traffici illeciti come quello della droga, e questa è una regola aurea nei controlli che la Guardia di Finanza ogni giorno compie all’interno degli scali marittimi italiani, che stavolta trova ulteriore conferma nel sequestro di oltre 467 chilogrammi di hashish scovati dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Roma.

Il carico di droga è giunta a bordo di un autoarticolato appena sbarcato da una motonave proveniente dal porto iberico di Barcellona, quando è stato fermato dagli uomini della Guardia di Finanza per un normale controllo.

Guardia di Finanza Servizio Cinofili

Il mezzo a prima vista sembrava non presentare nulla di anomalo, ma è stato il suo insolito carico costituito da comunissimo pane a insospettire gli operatori i quali, in luogo di un parziale riscontro doganale, hanno invece optato per un’ispezione ben più approfondita condotta peraltro con l’ausilio d’una propria Unità Cinofila.

Ed è stato proprio il fiuto di “Bacca”, uno splendido cane anti-droga delle Fiamme Gialle, a scovare il carico di hashish occultato a bordo del mezzo dietro alcuni portabancali laterali, il tutto suddiviso in panetti avvolti nel cellophane passato a sua volta nella benzina, uno stratagemma evidentemente utilizzato per tentare di sfuggire al fiuto dei cani.

“Bacca” è stata però bravissima nello scoprire la sicuramente flebile traccia odorosa lasciata dall’hashish, come bravo è stato il suo Finanziere-cinofilo ad accorgersi di un breve movimento della testa del suo cane, che evidentemente (sia pur nel lezzo lasciato dalla benzina) aveva captato quel qualcosa che è addestrato a ricercare.

La droga sequestrata dai Finanzieri a Civitavecchia

A questo punto è bastato far insistere il cane su quel determinato punto in cui si era brevissimamente soffermato per osservare la crescente agitazione dell’animale, il che si traduce quasi sempre nella presenza dello stupefacente.

L’hashish sequestrato – accertato come di ottima qualità – era probabilmente destinato alle piazze capitoline dello spaccio clandestino, il che avrebbe fruttato ai trafficanti un guadagno pacificamente stimabile in oltre 4 milioni e 500 mila euro.

L’autista del mezzo – un cittadino spagnolo 56enne – è stato chiaramente tratto in arresto con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti anche se per lui, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie ed in attesa di un giudizio definitivo, vale comunque la presunzione di non colpevolezza.

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