Iran, il Paese islamico presenta il Kowsar. Un aereo militare interamente prodotto in casa

Teheran. L’Iran ha presentato, oggi, un suo aereo militare prodotto interamente nel Paese usando la propria tecnologia. Il velivolo ha compiuto un volo durante una cerimonia alla presenza del Presidente Hassan Rohani, il quale dalla Tv nazionale è stato ripreso seduto in cabina di pilotaggio, prima dell’esibizione.
Secondo l’Agenzia di stampa Tasnim, l’aereo, chiamato Kowsar, sarà prodotto in due versioni, ad uno ed a due posti, come quello mostrato oggi. L’aerei è dotato di sistemi avanzati per il combattimento ed il controllo dei cieli.

Il Kowsar sarà prodotto in due versioni, ad uno ed a due posti

Le autorità iraniane hanno annunciato spesso la costruzione in proprio di nuovi sistemi d’arma sofisticati, senza che però gli esperti internazionali abbiano mai avuto la possibilità di analizzarli. Rohani ha affermato la necessità di continuare nel rafforzamento delle capacità di difesa del Paese: “Perché – ha affermato- gli americani non ci attaccano? Perché sono a conoscenza della nostra forza e del costo che dovrebbero pagare”.

I funzionari iraniani hanno ripetutamente sottolineato che il Paese non esiterà a rafforzare le sue capacità militari, compreso il suo potere missilistico considerate da Teheran “interamente destinate alla difesa” e che queste capacità “non saranno mai soggette a negoziati”.

Per l’Iran è fondamentale una produzione in casa dei propri armamenti

Ed oggi a Teheran, nel corso di un discorso ad un gruppo di funzionari del Ministero della Difesa ed ai comandanti militari, Rouhani ha ribadito che il potere militare del Paese è destinato proprio alla difesa, ma ha ammonito che qualsiasi mossa ostile contro l’Iran “costerebbe caro agli aggressori”.

Ed in vista della Giornata nazionale della Difesa che si terrà oggi come un’opportunità per mostrare i risultati della produzione militare locale, il Presidente ha affermato che gli sforzi dell’Iran per aumentare la sua potenza hanno lo scopo di evitare la guerra. “Per evitare la lotta, uno Stato – ha sottolineato – dovrebbe rafforzare la sua difesa ed il suo potere deterrente”.

Ha anche indicato gli “alti costi politici” che alcuni Paesi hanno sostenuto per l’acquisto di armi straniere che non possono nemmeno essere utilizzate spiegando che hanno dovuto invitare “consulenti stranieri e diventare servitori di potenze straniere, cedendo alle richieste dei venditori di armi”.

Rouhani ha anche sottolineato lo stretto rapporto e la fiducia reciproca tra il popolo iraniano, la leadership e le Forze Armate, affermando che un’unità così “imbattibile” aiuta a gestire la situazione al minor costo.

Sottolineando poi che la dottrina dell’Iran proibisce qualsiasi aggressione contro gli altri, il Presidente ha detto che il suo Paese ha assistito i suoi vicini nella lotta contro il terrorismo, su base volontaria ed ha svolto un ruolo vitale in questa azione.

Il Presidente ha poi sottolineato la profonda sfiducia degli Stati Uniti nella comunità internazionale, dicendo che anche gli alleati degli USA, incluso il vicino Canada, non fanno più affidamento sull’amministrazione Trump.

“Gli Stati Uniti impongono sanzioni all’Iran ed alla Turchia ed entrano in guerra economica con la Cina per aver individuato punti deboli – ha aggiunto –  ma si astengono dall’intraprendere azioni militari contro la Repubblica islamica, poiché sono consapevoli dei pesanti costi dell’aggressione”.

A febbraio, il leader della rivoluzione islamica l’Ayatollah Seyed Ali Khamenei aveva sollecitato gli sforzi per mantenere e rafforzare le capacità di difesa dell’Iran,.

“Senza un momento di esitazione, il Paese deve muoversi per acquisire tutto ciò che è necessario per la difesa, anche se il mondo intero è contrario”, aveva detto Khamenei.

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