in

La Roma al centro…campo – (Il punto in attesa dell’inizio del campionato e la fine del mercato)

Considerazioni in attesa dell’inizio della stagione 2024/2025 e chiusura del calciomercato estivo

Roma campi Trigoria bel tempo

L’inizio del campionato si avvicina. Domenica si scenderà in campo per la prima di Serie A. Cagliari sarà il primo banco di prova per questa nuova stagione che Ad ora è un mix di speranze, sogni e dubbi. È altrettanto chiaro che in questo periodo il mercato la fa da padrone con intrighi, idee e soluzioni.

È bene fare un punto attuale sul mercato della Roma per capire cosa manca, cosa è stato risolto e cosa c’è ancora da fare. Ma è giusto prima di tutto capire quale sarà il reale obiettivo della società per la stagione calcistica alle porte.

Intorno a noi, anche le altre squadre faticano a costruire una squadra forte che possa competere con la completa ed organizzata Inter. Ma il focus principale sarebbe quello di capire quale è il reparto che possa consentire il salto di qualità definitivo. Per fare questo è giusto provare a ricordare quale sia stata una delle le migliori stagioni dei giallorossi nel recente passato.

Negli ultimi dieci anni la formazione che ci ha dato davvero l’impressione di poter competere per il titolo è stata quella venuta dopo la disfatta della finale di Coppa Italia del 2013. In quella estate andarono via Lamela, Osvaldo e Marquinhos ed arrivarono giocatori che rivelatisi poi fondamentali: De Sanctis, Benatia, Gervinho, Ljiaic. Ma ce n’è stato uno su tutti che si è dimostrato in grado di rivoluzionare la squadra, di dare supporto all’attacco recuperando subito il pallone perso, e forza alla difesa rinforzando lo schermo nella propria metà campo in fase di non possesso. Quel giocatore si chiama Kevin Strootman. E chissà come sarebbe andata se non ci fosse stato quel maledetto infortunio e con l’acquisto a gennaio di Radja Nainggolan. Questo non potremo mai saperlo.

Tutto questo preambolo serve solo a far capire che per fare il vero salto di qualità, quantomeno in Italia, il primo reparto che va rinforzato è il centrocampo e non è un caso se, negli ultimi anni, abbiamo finito il campionato con gli stessi punti, rivoluzionando difesa, attacco e guida tecnica. I ruoli chiave del centrocampo sono stati occupati sempre dagli stessi giocatori. Buonissimi giocatori per carità, ma che non consentono più di un quinto posto.

Acquisti in questa sessione di mercato ce ne sono stati e sono stati anche ottimi. Soulè nell’ultimo anno si è dimostrato uno dei giovani con maggiore tecnica dell’intera serie A. È uno di quei calciatori che alla palla da del tu e si capisce già dal semplice controllo palla. In attacco Dovbyk era il miglior attaccante che si potesse prendere: forte fisicamente, tecnicamente valido e molto forte di testa, dotato di un fiuto del gol innegabile vista l’ultima stagione da Pichichi in Liga. Un reparto d’attacco completo. Questo significa aver colmato il gap con chi ci è stato davanti in classifica negli ultimi anni? Molto probabilmente no.

A questa Roma manca un terzino destro e molti ritengono questo sia il problema più grave. Ci sono altri ruoli in realtà che determinano il tipo di gioco e che possono davvero incidere sul salto di qualità. Questi ruoli sono un difensore centrale e, soprattutto, un centrocampista forte fisicamente e dotato di una buona tecnica e grande capacità di interdizione: quel giocatore che ti permetta di passare subito da un’azione difensiva ad una offensiva recuperando il pallone nel primo pressing. Di Strootman in lontananza pare non ce ne siano ma credo che centrocampisti con queste caratteristiche si possano trovare. È vero, è stato acquistato Le Fèe, ragazzo intelligente e rapido, capace di inserirsi in fase di attacco. Ma non è il tipo di calciatore che può permetterti di scalare posizioni in classifica in Serie A. Perché in Italia per poter attaccare nel modo giusto si deve prima di tutto difendere.

Ricordiamo che, anche se sottovalutato da molti, l’acquisto che ha davvero rivoluzionato il Napoli e che poi lo ha portato alla vittoria dello scudetto, prima di Osimhen e Kvaratskhelia, è stato quello di Zambo Anguissa, acquistato dal Fulham e passato sotto traccia. Un giocatore con queste caratteristiche fa sempre la differenza in Italia perché il calcio è cambiato, specialmente negli ultimi anni.

Un’ultima menzione deve riguardare il difensore centrale. Purtroppo, visti gli acciacchi di Smalling e il forte calo di Kumbulla degli ultimi anni, cominciare il campionato con soli due giocatori sani e forti è un rischio troppo grande, vista l’importanza della zona che si ricopre.

C’è ancora la possibilità di tappare le falle rimaste e se per far ciò saremmo costretti a vendere un gioiellino di nome Dybala, ragazzo che ci ha regalato sogni ma che spesso sono rimasti tali a causa dei tanti infortuni avuti, allora ben venga la cessione. Perché avanti siamo forti e abbiamo in squadra da quest’anno il giocatore tecnicamente più simile alla Joya. Perché davanti a tutto c’è sempre la Roma. E la Roma deve essere sempre al centro. Prima di tutto e di tutti.

DI ANTONIO PASTORE

What do you think?

Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Copywriter e SMM per MyLab3D, NoMade Clothing, MetaLab e Foto Incise sul Legno. SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings

Calendario Serie A 2024/2025: date, Big Match e Derby della nuova stagione

Intelligenza artificiale. Gabriele Ferrieri (ANGI): “Necessari maggiori investimenti e un’armonizzazione delle normative”