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Libano: esplodono i cercapersone di Hezbollah, migliaia di feriti e alcuni morti. premier israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant nel bunker del Ministero della Difesa israeliano

BEIRUT. Sono, al momento, oltre 2 mila tra miliziani, alti comandanti e i loro staff di Hezbollah, i feriti ricoverati negli ospedali di Beirut e in altri del Paese.

Un modello del cercapersone che è esploso

Al momento si parla di 8 morti, tra cui una bambina di 10 anni e il figlio del deputato Hezbollah Ali Ammar.

I numeri però potrebbero salire nelle prossime ore.

Intorno alle ore 15.30 locali (le 13 in Italia) sono esplosi i cercapersone che Hezbolalh utilizza per trasmettere informazioni, messaggi, dati. Si tratta di un ultimo modello, riferiscono varie fonti.

Esplosioni si sono registrate anche a Damasco.
Secondo quanto raccontato da un esponente degli Hezbollah alle Agenzie di stampa, la detonazione dei cercapersone è stata la “più grande violazione della sicurezza” a cui il gruppo politico è stato sottoposto in quasi un anno di guerra con Israele.

Milizie di Hezbollah

A Tiro un’associazione di soccorritori ha allestito un ospedale da campo per accogliere i feriti,  Dispone di 12 posti letto che possono ospitare persone con lesioni da lievi a moderate.

La Protezione civile libanese ha pubblicato un comunicato stampa in cui indicava di aver mobilitato tutte le sue squadre e i suoi veicoli per aiutare a far fronte alle centinaia di persone feriti.

Secondo quanto raccontato da un esponente degli Hezbollah alle Agenzie di stampa, la  detonazione dei cercapersone è stata la “più grande violazione della sicurezza” a cui il gruppo politico è stato sottoposto in quasi un anno di guerra con Israele.

Interpellati dalla stampa internazionale, dai portavoce dell’Esercito israeliano, al momento. non è arrivato nessun commento su quanto accaduto.

Intanto, secondo quanto scritto dall’Agenzia di stampa iraniana Mehr l’ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, è rimasto ferito in una delle esplosioni. Ma le sue condizioni, dicono i medici, non destano preoccupazioni.

L’ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Aman rimasto ferito

Nel frattempo, nel Paese dei Cedri vengono riferiti attacchi israeliani in profondità, lontano dal confine con lo Stato ebraico.

Numerose esplosioni sono avvenute nel Quartiere Dahiya a Beirut, roccaforte dell’organizzazione sciita, nella Valle del Libano e nel Sud del Paese.

E’ subito partita un’indagine interna da parte di Hezbollah per comprendere le cause di queste esplosioni simultanee.

E in una nota chiedono “ai nostri cari compatrioti di diffidare delle voci e delle informazioni false e fuorvianti diffuse da alcuni gruppi che servono la guerra psicologica a beneficio del nemico sionista. ,Confermiamo che la resistenza è in piena capacità di difendere Il Libano e il suo popolo resiliente.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu

Il Governo israeliano si è detto estraneo a quanto accaduto. Ma il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant sono riuniti nella “fossa della Kyria”, il bunker del Ministero della Difesa a Tel Aviv, dopo le esplosioni simultanee in Libano e a Damasco dei cercapersone di membri di Hezbollah.

Il ministro della Difesa Yoav Gallant

Lo riferisce il sito Ynet. Finora non ci sono state dichiarazioni ufficiali da Israele sull’attacco.

E intanto l’intelligence israeliana ha rilevato segnali insoliti di preparativi militari di Hezbollah nel Libano meridionale.

E questo rallenterebbe la nomina di Gideon Sa’ar a ministro della Difesa al posto di Yoav Gallant.

Infatti, Sa’ar non ha familiarità con i piani operativi dell’IDF per il Libano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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Written by Report Difesa

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