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Marina Militare: al via la Campagna Idro-oceanografica 2020. Partita oggi da La Spezia Nave “Galatea”

La Spezia. E’ partita, oggi, la nave idrografica “Galatea”. E così iniziata dalla base di La Spezia, la Campagna Idro-oceanografica 2020 della Marina Militare.

Oggi è partita da La Spezia la nave idro-oceanografica “Galatea”

L’attività impegnerà le unità navali idro-oceanografiche della Squadra Navale (CINCNAV) in supporto alle esigenze tecnico-scientifiche dell’Istituto Idrografico della Marina (IIM) e altri enti di ricerca nazionali.

Da giugno a novembre, infatti, le unità appartenenti al Comando della Squadriglia Navi Idrografiche e Esperienze (COMSQUAIDRO) effettueranno rilievi che permetteranno l’aggiornamento della cartografia ufficiale dello Stato, a garanzia della sicurezza della navigazione, e condurranno rilievi oceanografici mirati ad incrementare la conoscenza dell’ambiente marino.

Si tratta di un complesso di ricerche che ogni anno impegna circa 200 militari specializzati in idro-oceanografia, imbarcati sulle unità idrografiche, che per portare a termine le loro missioni hanno a disposizione strumentazione all’avanguardia.

La campagna 2020 è stata così suddivisa:

  • Nave “Galatea”: condurrà il progetto oceanografico di monitoraggio del Mar Ligure SWIM-LIG20 (Summer and Winter Intensive Measuring of the LIGurian sea 2020). Sono stati coinvolti, oltre all’Istituto Idrografico della Marina Militare, anche importanti enti di ricerca nazionali e internazionali
  • Nave “Leonardo”: condurrà un’attività di scandagliamento dell’arcipelago toscano, effettuando rilievi idrografici presso le isole di Palmaiola, Montecristo e Pianosa
  • Nave “Aretusa”: condurrà rilievi nel Mar Adriatico, in particolare nel porto di Brindisi e lungo il litorale di Ancona e di Ravenna
  • Nave “Ammiraglio Magnaghi”: effettuerà rilievi in Sardegna, nell’area di Olbia e del Golfo degli Aranci.

L’Istituto Idrografico della Marina è stato fondato a Genova nel 1872, con sede presso il Forte San Giorgio.

Una sala dell’Istituto idrografico

E’ stato costruito su uno dei bastioni della cerchia muraria cinquecentesca. Oggi qui ha sede il Servizio idrografico nazionale.

Viene anche prodotta tutta la documentazione nautica ufficiale, sia cartacea che digitale, relativa ai mari italiani.

L’Idrografico è l’organo cartografico dello Stato ed Ente della Marina Militare.

Ha il compito di concorrere alla sicurezza della navigazione, sia militare che mercantile, alla difesa della nazione e alla conoscenza e valorizzazione di tutto ciò che riguarda il mare, dal punto di vista tecnico, scientifico, ambientale e culturale.

L’Istituto opera fondamentalmente in quattro settori:

  • attività di campagna e di ricerca idro-oceanografica (nelle acque italiane, in quelle mediterranee e in quelle oceaniche)
  • redazione di normativa tecnica di riferimento per la sicurezza della navigazione
  • produzione e aggiornamento di tutta la cartografia e la documentazione nautica ufficiale
  • formazione del personale idrografo, sia militare che civile (anche proveniente da altri Paesi, in un’ottica di collaborazione internazionale e di capacity building di professionalità specifiche).

L’area di competenza copre una superficie di oltre 550 mila chilometri quadrati di spazi marini (una volta e mezza la superficie del Paese), in relazione a uno sviluppo costiero superiore ai 7.800 chilometri, in una regione di estremo interesse strategico, situata al centro del Mediterraneo e alla confluenza delle principali rotte marittime internazionali.

La Campagna Summer and Winter Intensive Measuring of the LIGurian sea 2020, è un progetto oceanografico di monitoraggio del Mar Ligure condotto dall’Istituto Idrografico della Marina.

L’attività coinvolge, oltre alla Marina Militare per il tramite dell’istituto Idrografico, importanti enti di ricerca nazionali e internazionali.

L’opportunità di poter confrontare misure di salinità, ma soprattutto di temperatura, è indispensabile per gettare le basi della comprensione degli scambi termici con l’atmosfera con tutti i fenomeni conseguenti che ne derivano i quali creano il complesso “ensemble” di fenomeni meteo-oceanografici comunemente inglobati nell’espressione “cambiamenti climatici”.

La componente primaverile di questi dati, associata alle misure effettuate nelle stagioni precedenti, è di importanza fondamentale in quanto tassello insostituibile per la comprensione delle evoluzione dei parametri oceanografici.

L’insieme dei dati e la loro elaborazione permetterà di effettuare studi sullo scambio termico del Mar Ligure e di poter validare ulteriormente il modello oceanografico dello stesso Mare dell’Istituto Idrografico.

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