Coree, attestati di amicizia tra Kim e Moon. Ma si attendono atti concreti sulla denuclearizzazione

Di Pierpaolo Piras

Seul. L’incontro dei due leader coreani riveste una grande importanza storica.

I due leader coreani da nemici a grandi amici per la pace

Chi l’avrebbe detto, solo un anno fa, che Kim Jon-un è lo stesso che ha lanciato missili per ogni dove, ammazzato il fratellastro e pronunciato parole di guerra verso il mondo.
Non sono mancate le scenografie diplomatiche con le relative speranze di riconciliazione ed intenzioni di disarmo. Energiche strette di mano ed aperti sorrisi hanno accompagnato i due nel passaggio del confine in entrambe le direzioni.

Al termine dell’incontro Kim, in perfetto abito alla Mao Tse Tung, e Moon hanno dichiarato che l’obiettivo comune è la normalizzazione dei reciproci rapporti, compresi quelli economici, con la denuclearizzazione dell’intera penisola coreana.

Nulla si è saputo di che cosa si siano detti in quei 30 minuti di passeggiata in privato.
Il Presidente Usa, Donals Trump ha elogiato questo storico incontro con qualche cautela. Con questa frase riportata dal NYT (https://www.nytimes.com/) “Good things are happening, but only time will tell!” (Le cose belle stanno accadendo, ma solo il tempo lo dirà) non nasconde una certa diffidenza verso il Governo nord-coreano ed attende la conferma della sua redenzione verso la pace e le pacifiche relazioni internazionali. Conferma invece, non senza toni di soddisfazione, che Kim Jon-un ed il suo Governo sono giunti a questa rivoluzionaria svolta politica grazie alla risolutezza USA, “FIRE AND FURY”, nel piegare l’indisciplina nord-coreana.
Ora, il Dipartimento di Stato attende la definizione di un calendario d’incontri per la denuclearizzazione, che è d’obbligo pensare di completarla entro la fine del mandato presidenziale.

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