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Carabinieri: con il Nucleo Radiomobile sulle strade di Macerata. Dopo l’omicidio di Pamela Mastropietro i nuovi volti della città

Macerata (dal nostro inviato). Passeggiare per le strade del centro storico di Macerata significa entrare nella storia di una città che ha, nella sua celebre Università, uno dei cuori pulsanti della cultura.

La sede del Rettorato dell’Università di Macerata

Fondata nel 1290, il motto è “l’Umanesimo che si rinnova”.

Ospita moltissimi studenti provenienti da fuori regione ed è considerata importante per la didattica offerta e per il fatto che qui si può studiare tranquillamente, lontano dalla confusione dei grandi Atenei.

L’altro cuore pulsante della cultura maceratese è senza dubbio lo Sferisterio. Si tratta di un’arena semicircolare originariamente destinata al gioco del pallone con il bracciale.

Fu poi riadattata a location per concerti e teatro d’opera, l’unico all’aperto con i palchi, con un’acustica definita perfetta sia dai da cantanti che dai direttori d’orchestra, oltre che sede di diversi festival culturali.

Lo Sferisterio illuminato, pronto ad ospitare i prossimi concerti

E per la stagione estiva con il “Macerata Opera Festival 2020” la conferma del cartellone degli spettacoli sicuramente richiamerà un grande pubblico di appassionati.

Ma oltre a queste bellezze storico-culturali, la città nasconde, tra le sue pieghe, un “sottobosco” di microcriminalità che poco viene evidenziato.

Il problema maggiore è rappresentato dallo spaccio e dal consumo di sostanze stupefacenti, ma anche di alcol.

I controlli dei Carabinieri in un parco cittadino

Il giovedì sera, il centro di Macerata diventa il luogo della movida. Dove i ragazzi si ubriacano e qualche volta ci scappa qualche rissa.

Alcol e droga, dunque, sono i problemi principali che si riscontrano tra le nuove generazioni che vivono qui in quella che, come detto, appare come il salotto buono, dove tutto è tranquillo.

Per molti anni, Macerata ha rappresentato questo salotto buono della provincia ricca, dove le industrie producono reddito, danno occupazione (anche se molte sono in crisi non solo per colpa del Covid-19).

Ma poi l’arrivo quasi massiccio di molti stranieri, per lo più africani, ha cambiato il volto della città.

Li vedi passeggiare per le strade cittadine. Alcuni, a quanto abbiamo saputo lavorano nei campi, altri sono impegnati in altre attività. Ma chi non lavora, come vive? Spaccia.

Nel 2018 il caso dell’omicidio della 18enne, Pamela Mastropietro ad opera di un ragazzo nigeriano Innocent Oseghale, gli spari in pieno giorno delle armi di Luca Traini, oltre a diventare eventi da mass media nazionali e internazionali hanno fatto da spartiacque tra quello che era e quello che è Macerata.

I cittadini di Macerata ricordano così Pamela Mastropietro

A BORDO DI UNA GAZZELLA DEI CARABINIERI DEL NUCLEO RADIOMOBILE

Oggi la città, rispetto al passato (ci è stato raccontato da più persone) è maggiormente vigilata. Merito del grande lavoro che, ogni giorno, svolgono le Forze dell’Ordine.

A bordo di un’auto dell’Arma dei Carabinieri seguiamo, momento per momento, il controllo del territorio da parte dei militari del Nucleo Radiomobile.

Se fossimo in una grande città, sentiremo “gracchiare” ogni minuto la radio. Qui è diverso. I Carabinieri percorrono la zona di loro competenza, come se conoscessero ad occhi chiusi le strade.

E così si arriva fino nella zona dei centri commerciali, collocati fuori città, a Villa Potenza. Qui si controllano le auto. Un sistema operativo informa sulla situazione dei veicoli: proprietà, assicurazione, eventuali fermi amministrativi.

I Carabinieri controllano la targa di un’auto

Ogni operatore entra con le sue credenziali nel sistema. Ogni richiesta di informazione e i motivi della stessa sono tracciati.

Tra i principali interventi che i Carabinieri del Radiomobile fanno ci sono quelli per violenza domestica.

Mentre, come detto, tra i giovani quello che più preoccupa è il consumo di droga di tutti i tipi.

In questo campo i pakistani la fanno quasi da padroni con la loro produzione in proprio. I prezzi sono bassi ma anche la qualità lo è.

Per questo i militari dell’Arma nel loro giro di pattuglia puntano sui parchi cittadini, sulla stazione ferroviaria, sui luoghi dove lo spacciatore può essere pronto a vendere la sua schifosa merce.

Molta stretta la vigilanza anche alla stazione ferroviaria di Macerata

Come ad esempio Parco Scodella, luogo molto frequentato dalle famiglie ma anche dai pusher. E un piccolo spazio nascosto può essere il luogo ideale per lo scambio di droga e di soldi.

Prima del caso di Pamela Mastropietro qui c’era un campo dove vivevano gli extracomunitari. Poi è stato ripulito.

Nato come vivaio privato, poi fallito, oggi il Comune ha creato un parco cittadino.

Ma anche i Giardini Diaz, tragicamente noti ancora per il caso di Pamela, sono controllati. Per qui è una piazza di spaccio molto nota e frequentata.

I controlli degli uomini dell’Arma proseguono. Tra le loro note c’è anche il controllo a casa di una persona agli arresti domiciliari.

Ritorniamo al Comando Provinciale, il turno è finito. Un altro sta per iniziare.

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