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Carabinieri, controlli del reparto Tutela Agroalimentare in tutta Italia per un cibo sicuro

ROMA – Proseguono senza sosta le azioni ispettive dei 5 Reparti per la Tutela Agroalimentare (Re.T.A.) dell’arma dei Carabinieri – di Parma, Torino, Roma, Salerno e Messina – presso le filiere agroalimentari presenti nei territori di competenza. L’Arma alza la soglia di attenzione nell’agroalimentare con controlli per tutelare il cibo sia sotto il profilo della sicurezza sia sul versante della salute, offrendo altresì una maggiore garanzia per i marchi di tutela, fiore all’occhiello delle eccellenze italiane nel mondo.
I militari del Reparto per la Tutela Agroalimentare di Parma ha contestato un illecito amministrativo di € 6.000 ad una società di Treviso che pubblicizzava, sul proprio sito web, prodotti lattiero caseari (mozzarella e ricotta) realizzati con ingredienti vegetali. A Salerno Roma e Messina i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di: 205 kg di alimenti di vario genere (prodotti da forno, carne, pesce e pasta), in provincia di Roma; 30 kg di mozzarella e ricotta, 55 kg di ortofrutta, 50 kg di prodotti carnei congelati, un quintale fra prodotti caseari e salumi e 400 litri di olio e.v.o., fra le province di Napoli, Salerno e di Potenza, per assenza di rintracciabilità.

controlli del reparto tutela agroalimentare

Inoltre, il titolare di un’azienda fiorentina, nominato custode giudiziale, ha distratto 400 kg di pesce vincolato a sequestro, contravvenendo alle disposizioni normative sulla custodia; è stato denunciato per sottrazione di cose sottoposte a sequestro ai sensi dell’art. 334 del c.p.; un’azienda in provincia di Salerno, dal sito internet, commercializzava on-line prodotti ortofrutticoli convenzionali dichiarandoli come biologici. Denunciate 2 persone per frode in commercio (515 c.p.) e sequestrato il sito internet (dominio web). L’azienda, peraltro, non risultava iscritta alla filiera biologica; in provincia di Cosenza un’azienda veniva sanzionata per aver posto in vendita formaggi (caciocavallo e caprino) sprovvisti di lotto di produzione; in tre aziende agricole, dislocate fra le province di Enna e Vibo Valentia, sono stati sequestrati 259 ovini, 56 bovini, 6 suini e 50 litri di latte. Tale provvedimento si rendeva necessario poiché veniva constata la mancanza di un sistema idoneo a garantire la rintracciabilità e rendere sicura la filiera a tutela degli operatori e dei consumatori. I Reparti per la Tutela Agroalimentare (Re.T.A.) hanno eseguito gran parte delle operazioni menzionate congiuntamente a personale: delle Stazioni Carabinieri, della Tutela per la Salute (NAS), della Tutela per il Lavoro (NIL), dei Consorzi di Tutela e delle ASL ed hanno contestato sanzioni per 51.500 euro.

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