Di Pierpaolo Piras*
Roma. Secondo gli ultimi studi e rilevamenti della Johns Hopkins University of Medicine i casi mondiali di contagio da Covid-19 hanno raggiunto finora l’enorme numero di 33.364.077. Di cui 311.364 sono stati quelli italiani con l’Italia al ventesimo posto nella graduatoria dei paesi più colpiti dalla pandemia. A tutt’oggi le vittime nel mondo sfiorano il milione mentre nella penisola sono 31.851, tra i quali quasi duecento medici vittime della mancanza di attrezzature e presidi di protezione individuale e sui quali è calato il più umiliante e vergognoso dei silenzi.
Dopo la misurata apertura della economia, era naturale che il virus riprendesse a circolare e conseguentemente a spargere contagi anche laddove questi ultimi erano praticamente scomparsi , come ad esempio la Sardegna.
Grazie ad una stampa su carta e tv troppo spesso ed esageratamente allarmista nei modi e toni., la gente è ripiombata in inutili ansie. La ripresa dei ricoveri ordinari e d’urgenza nelle strutture rianimatorie copre le prime pagine dei giornali a titoli cubitali.
Ora siamo all’inizio dell’autunno, stagione notoriamente caratterizzata dal diffondersi della pandemia influenzale, causata da un virus della specie Mixovirus (un Orthomyxovirus a singola catena di RNA, distinto in quattro forme strutturali) con una particolare affinità per tutte le vie respiratorie, dando luogo ad una importante sindrome infiammatoria acuta e febbrile (Influenza) in questo distretto anatomico.
In realtà, se ne conoscono almeno altre venti forma cliniche a carico degli altri organi e apparati.
In tempi di pandemia, nuovi interrogativi sorgono nelle persone comuni dei nostri paesi e presso la comunità scientifica mondiale, sul cruciale problema della diagnosi differenziale da porsi tra il Raffreddore Comune, l’Influenza e il Covid-19, ovvero tra le malattie maggiormente intercorrenti in questa stagione appena iniziata.
A tale proposito è bene tener presente quanto segue:
- Il Raffreddore (da Paramixovirus, imparentati geneticamente con i virus influenzali) ha un maggiore impatto clinico sulle vie respiratorie superiori, è più attenuato rispetto alle altre due malattie e raramente da febbre, in ogni caso di lieve entità e durata. Può essere presente tosse con espettorazione catarrale umida, mal di gola e iperemia congiuntivale con senso di irritazione oculare.
Generalmente dura 3-4 giorni nella fase più acuta.
La terapia è sintomatica e si limita a quella antinfiammatoria per via locale, aerosolica e/o per via generale.
- Con l’Influenza ed il Covid iniziano le difficoltà perché hanno molti sintomi in comune, tutti a carico delle vie respiratorie, superiori ed inferiori.
- L’interessamento clinico respiratorio da Influenza o Covid è accompagnato da tosse (prevalentemente secca) e possono dare febbre alta, forte astenia e disturbi del senso dell’olfatto (più frequente nel Covid), dovuto all’interessamento della mucosa olfattiva nasale da parte di quest’ultimo.
- Nella influenza incide di più l’indolenzimento muscolare e ha un esordio più rapido e brusco che nel Covid.
- Questa diagnosi differenziale presenterà non pochi problemi , specie per i medici di Medicina Generale. Si imporrà la esecuzione di un test rapido.
- Quale test ? Sono fondamentalmente tre :
- Test Molecolare per Covid 19 (RT-PCR) tramite tampone naso-faringeo, utile anche in caso di semplice (o presunta) esposizione al virus.
- Test Anticorpale, basato sul dosaggio degli anticorpi specifici anti-Covid, effettuato su un campione di sangue prelevato dalla puntura di una vena o di un dito.
- Test per la ricerca dell’antigene Covid, ovvero il riscontro di proteine del corpo virale Covid nelle vie respiratorie. È un test più laborioso.
- È importante osservare l’eventuale progressione della malattia. Se questa presenta sintomi ingravescenti il Paziente deve chiamare il proprio Centro sanitario competente per territorio ed eseguire le disposizioni che gli verranno impartite.
- È assolutamente necessario continuare ad osservare le norme restrittive osservate finora, nelle quali, bisogna ammetterlo , gli italiani hanno dato dei punti alle altre nazioni europee.
- Se si va al supermercato , oltre al lavaggio delle mani bisognerà lavare e disinfettare anche le rotelle del carrello. Ancora, lavare i panni del bambino al rientro da scuola.
10. In ultimo, c’è una categoria di persone a rischio che necessitano di eseguire la vaccinazione antinfluenzale : diabetici 1 e 2 tipo, malati di ipertensione arteriosa e altre malattie cardio-vascolari, con più di 60 anni, malati di neoplasie maligne e donne in gravidanza a partire dal secondo mese.
Fino all’avvento della vaccinazione anti-Covid e la costituzione di una immunità sociale (di gregge) non si potrà in alcun modo prescindere (se non a caro prezzo, come stiamo vedendo in questi giorni e non solo in Italia) da queste elementari norme di igiene e profilassi.
*Specialista in Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico-Facciale
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L’articolo Covid-19 e influenza, come distinguerli? proviene da Report Difesa.
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