Difesa: il ministro Guido Crosetto evidenzia il ruolo del suo Dicastero. Oltre 400 militari in più per l’Operazione Strade Sicure e più fondi ai Carabinieri per la gestione delle migrazioni

ROMA, E’ stato pubblicato, ieri in Gazzetta Ufficiale, il decreto-legge sull’immigrazione.

E su questo tema, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ricordato come il suo Dicastero operi e lavori “ogni giorno,in silenzio, per assicurare al meglio la sicurezza, la pace e la stabilità del Paese, all’estero come in Italia, come pure la sicurezza e la libertà dei cittadini dentro i confini nazionali”.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto

“Le Forze Armate – ha spiegato il ministro in una nota – sono ancora una volta a sostegno e aiuto delle esigenze della Nazione per tutelare gli interessi della collettività. La Difesa, con l’aumento di 400 militari nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure, contribuirà a incrementare significativamente la sicurezza dei cittadini e dei turisti nelle principali stazioni ferroviarie che rappresentano luoghi vitali per la mobilità e il benessere degli italiani, e che, invece, sono diventate troppo spesso solo un luogo di spaccio, violenze e degrado oltre che di paura e di solitudine”.

Militrai impegnati nell’Operazione “Strade Sicure”

Sono anche stati stanziati ulteriori e importanti fondi per sostenere le attività di prima linea della Forze Armate e, in particolare, dell’Arma dei Carabinieri, nella gestione del complesso fenomeno migratorio.

Il provvedimento, all’art. 11, prevede, infatti, proprio il potenziamento delle capacità di impiego delle stesse Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri.

Per quanto riguarda “Strade Sicure”, operazione che si svolge ininterrottamente, e in concorso con le Forze di Polizia, da 15 anni, al fine di aumentare la deterrenza nei confronti della criminalità e di svolgere importanti funzioni di monitoraggio e tutela del benessere dei cittadini, il ministro si è detto particolarmente soddisfatto della decisione del Consiglio dei ministri di approvare e di appoggiare un’idea a suo tempo avanzata da lui stesso: quella di far diventare le stazioni ferroviarie luoghi di transito, e di svago, confortevoli e strutturate, simboli pulsanti e iconici di una città, primo biglietto da visita dell’Italia e non luoghi di terrore, spaccio, criminalità, violenze, degrado, paura.

“Resta inteso – ha concluso Crosetto – che tutte le operazioni citate verranno svolte in costante coordinamento con il Viminale”.

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