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Guardia di Finanza: a Napoli contrasto all’economia illegale. Segnalati 86 soggetti tra parcheggiatori, tassisti e guide turistiche abusive. Denunciati in 18

Di Gianluca Filippi

NAPOLI. Sono stati diversi gli interventi che i finanzieri del Comando provinciale di Napoli hanno condotto nell’ultimo trimestre contro l’economia illegale, segnalando alle Autorità competenti 39 soggetti impegnati a svolgere abusivamente le attività di tassista, guida turistica, parcheggiatore ed estetista, 18 di questi deferiti – a vario titolo – all’Autorità Giudiziaria per recidività oltre che per resistenza e minacce a pubblico ufficiale.

Il sequestro di un’auto adibita a taxi abusivo

Nei suddetti interventi, che hanno visto operare direttamente su strada i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego, quelli del II Gruppo, del 1° e 2° Nucleo Operativo Metropolitano (NOM) nonché quelli delle Compagnie di Torre del Greco, Massa Lubrense, Ischia e della Tenenza di Capri, sono stati eseguiti controlli nelle zone in cui si registra una più elevata presenza turistica, come le isole di Capri e Ischia, il porto cittadino, lo scalo aeroportuale di Capodichino e la Stazione di Napoli Centrale.

Per quel che riguarda il fenomeno dei tassisti abusivi sono stati 10 i soggetti sorpresi dalle fiamme gialle mentre esercitavano illecitamente il trasporto di persone, il che ha parallelamente comportato il sequestro di 9 autovetture.

Un controllo dei documenti da parte della GDF

Nell’ambito dei citati controlli anti-abusivismo un soggetto è stato altresì denunciato per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità ai finanzieri, oltre che ad inveire contro di loro.

Tale pratica abusiva, che oltretutto lede gli interessi degli operatori autorizzati e non offre garanzie alla clientela, viene prevalentemente svolta in prossimità della Stazione Centrale o delle fermate della metropolitana, solitamente attraverso l’utilizzo vetture multiposto che consentono il trasporto di gruppi di persone, il che consente ai tassisti abusivi di incassare anche 100/150 euro per le tratte più lunghe.

Le sanzioni previste per chi esercita tale attività senza le previste autorizzazioni prevedono una multa da 1.812 a 7.249 euro, oltre che la confisca dell’autovettura e la sospensione della patente, che può essere addirittura revocata qualora l’abusivo sia stato fermato per due volte nel periodo di tre anni.

I citati controlli, in talune circostanze, sono stati peraltro estesi anche ai tassisti provvisti di autorizzazione, ed anche in questo caso sono emerse violazioni (47 nello specifico) dovute alla mancata esposizione del tariffario ed anche per assenza del POS all’interno dei taxi.

Anche per l’annoso fenomeno dei parcheggiatori abusivi non sono mancati episodi di diffusa illegalità, per questo i finanzieri partenopei hanno battuto le zone della movida notturna come Coroglio, Riviera di Chiaia e lungomare di Napoli, oltre alla zona dello Stadio Maradona, sorprendendo 26 soggetti che sono pertanto stati segnalati al Prefetto (diciassette dei quali denunciati alla Procura della Repubblica in quanto risultati recidivi).

Anche questa forma di abusivismo è sanzionata con una pena pecuniaria compresa tra i 769 ed i 3.095 euro mentre – in caso di recidività – il trasgressore viene denunciato all’Autorità Giudiziaria, oltre che punito con la pena dell’arresto e dell’ammenda.

Nello stesso ambito operativo sono stati peraltro eseguiti controlli nei confronti dei gestori di garage, dov’è stato riscontrato un numero elevato d’irregolarità di natura fiscale.

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