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Guardia di Finanza: bagarinaggio telematico, scoperta a Lecce una clonazione dei biglietti per le partite della U.S. Lecce e denunciata una persona

LECCE. Il fenomeno del bagarinaggio è ormai di vecchia data, anche se con il tempo è andato evolvendosi trasformandosi in versione “digitale” come peraltro hanno avuto modo di accertare i finanzieri del Comando Provinciale di Lecce i quali, nell’ambito dei servizi di polizia economico-finanziaria a loro affidati (tra i quali rientra anche quello di anti-bagarinaggio), si sono imbattuti in numerose irregolarità sui ticket di accesso per assistere alle partite dell’U.S. Lecce disputate nello stadio cittadino.

I militari delle fiamme gialle, in occasione della partita Lecce-Inter, hanno infatti constatato come alcuni spettatori non potessero accedere allo stadio in quanto il lettore elettronico, nello scansionare il codice presente sui loro biglietti, non ne consentiva l’ingresso.

Le immediate indagini avviate al riguardo, con la collaborazione dell’U.S. Lecce e della società fornitrice del software di biglietteria elettronica per i principali e più importanti eventi sportivi, hanno consentito di portare in breve tempo alla luce le anomalie presenti sui QR code impressi sui biglietti “rifiutati” alla predetta scansione.

Le indagini della Guardia di Finanza

Il prosieguo dell’indagine ha così permesso di ipotizzare un sistema basato su una vera e propria contraffazione dei tagliandi di accesso in questione dietro il quale ci sarebbe un cittadino leccese, una truffa in piena regola messa a segno in danno d’ignari acquirenti che si erano spesso trovati di fronte al “sold out” del botteghino ufficiale.

L’uomo sul quale si è concentrata l’indagine, infatti, ricorrendo a nomi di fantasia avrebbe perciò creato un account di posta elettronica con il quale riusciva a stabilire contatti sulla piattaforma “market place” di Facebook, attirando così potenziali acquirenti ai quali vendere biglietti (ovviamente clonati) relativi alle più importanti partite del Lecce.

Il pagamento dei suddetti tagliandi avveniva soltanto con modalità idonee ad interdire la tracciabilità diretta del denaro, ricorrendo al riguardo all’emissione di buoni-regalo (non nominativi) emessi sulla nota piattaforma di e-commerce Amazon, con l’accortezza di disattivare al termine di ogni transazione l’account Facebook servito allo scopo.

Le meticolose analisi investigative eseguite nella circostanza, svolte anche avvalendosi di personale informatico specializzato in forza al Nucleo Polizia Economico Finanziaria di Lecce, ha infine consentito d’identificare e segnalare alla competente Autorità Giudiziaria il presunto responsabile della descritta attività illecita, ipotizzando nei suoi confronti i reati di truffa e contraffazione.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della GDF sarebbero almeno 23 gli episodi tracciati dall’indagine e tutti realizzati nel corso dell’attuale campionato di calcio, con “picchi di vendita” registrati in concomitanza dei più importanti incontri come quelli contro Inter, Roma, Milan e Juventus, ovviamente in danno di altrettanti tifosi che si erano assicurati i desiderati ticket ricorrendo al suddetto canale di vendita non-ufficiale.

È tuttavia opportuno evidenziare come le persone indagate siano tutelate dalla presunzione d’innocenza, a meno che non intervenga nei loro confronti una sentenza irrevocabile di condanna che ne decreti dunque la responsabilità penale in ordine ai fatti contestati.

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