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Il mio Bari-Latina: poca personalità e benzina finita troppo presto. Ennesima occasione sciupata, credito finito.

Ennesima occasione letteralmente buttata al vento. Il Bari di oggi dura un tempo prima di eclissarsi, concedere campo agli avversari e crollare fisicamente dopo appena un’ora di gioco. E che non regga la scusa del rigore (sacrosanto, per carità) non assegnato. L’occasione colossale era arrivata ed è stata malamente sciupata. Anzi, osservando la gara da un’altra prospettiva e analizzando l’insufficiente secondo tempo, bene come sia arrivato il punto in classifica.
Nel primo tempo è il Bari delle ultime uscite. Squadra corta, fraseggio stretto e razionale, una squadra votata all’attacco. Il giusto atteggiamento per poter portare a casa i tre punti. Unica nota stonata: la poca personalità delle due mezze punte De Luca-Rosina negli ultimi sedici metri. Spesso, infatti, sugli esterni si creavano degli invitanti uno contro uno con i tre centrali pontini costretti, a turno, ad uscire spesso sull’esterno e in quelle situazioni, contro difensori poco dinamici, devi avere la necessaria cattiveria per poter incidere in fase offensiva e supportare al meglio la punta centrale.
Nel secondo tempo la gara cambia faccia. La squadra accusa un vertiginoso crollo fisico e smarrisce in un sol colpo energie e idee. Il centrocampo biancorosso manda in cortocircuito il sistema di gioco della squadra e i pontini, alzandoo il baricentro, prendono le redini della mediana in mano, creando una superiorità numerica che mette a dura prova Valiani, Defendi e Dezi, poco coadiuvati dalle mezze punte in fase di non possesso. Di conseguenza, produci una quantità industriale di errori nella trasmissione della palla, distanze chilometriche tra reparti e, soprattutto, una scarsissima incisività offensiva (0 tiri in porta nella ripresa). E, come detto poc’anzi, bene come sia maturato il pareggio, perchè puntualmente abbiamo concesso le immancabili due amnesie difensive: una con una brutta palla persa da Valiani in uscita e siamo stati graziati dal palo esterno di Dumitru; l’altra con un errore di valutazione di Donkor con il conseguente traversone basso di Calderoni intercettato dal sicuro Micai.
 
Analizzando i singoli. Micai, se ce ne fosse ancora bisogno, ha dimostrato di meritarsi la conferma. Sicuro sulle uscite, attento sulle poche occasioni ospiti, dà tranquillità al reparto difensivo. Bene anche la coppia centrale Di Cesare-Tonucci. Puntuali sugli anticipi, mai in affanno sulle incursioni dei vari Corvia, Dumitru e Acosty. Meno bene i due terzini. Donkor difetta in personalità. Il ragazzo pare accusi ancora il colpo dopo il match contro il Crotone. Jakimovsky dimostra di non trovarsi a proprio agio, schierato basso in una difesa a 4. Poco continuo nel proporsi in fase d’attacco, per nulla efficace in copertura. Il centrocampo, ottimo per 45 minuti, è letteralmente crollato fisicamente nel secondo tempo. Dezi ha dimostrato di essere un ottimo elemento, ma di essere anche indietro nella condizione fisica. Nel primo tempo garantisce dinamismo e geometrie alla manovra, riesce a coprire anche quaranta metri di campo, contribuendo in fase difensiva con ottimi risultati. Nella ripresa, al pari dei compagni di reparto, finisce la benzina e arranca in fase di ripiego. Valiani è bravo nel fare legna in mediana, ma, da intermedio, non ha le caratteristiche necessarie per poter dettare i ritmi alla manovra. Solita prestazione tutta cuore e polmoni, peccato sia durata solo un tempo. Defendi, bravo nell’offrire sfogo sull’esterno alla manovra offensiva biancorossa durante la prima frazione di gioco. Nella ripresa, è prodigioso il suo recupero in scivolta su una delle rare incursioni ospiti, prima di arrendersi alla fatica. Rosina poco incisivo in zona goal. Meriterebbe un pò di riposo. Timido De Luca: poco cattivo in zona goal, poco determinato sull’esterno negli 1 vs 1. Una prestazione incolore che, ahinoi, è costata, forse, l’intera posta in palio di oggi con il gol clamorosamente fallito a due passi da Ujkani. La prestazione di Maniero poi rappresenta il termometro del Bari di oggi. Nel primo tempo, viene cercato molto dalla manovra offensiva e dà sempre appoggio ai compagni di reparto, creando scompiglio nella retroguardia ospite. Nel secondo, è costretto ad uno sfiancante lavoro di sacrificio ben lontano dalla porta avversaria.
 
Dunque, una prestazione dai due volti. Una prova francamente deludente rispetto alle ultime uscite e che rappresenta un brutto stop in chiave playoff. Ora, che il credito è finito, non si potrà fallire più. E il Bari ha 16 partite a disposizione per invertire la rotta e dare un volto ad una stagione, fino ad oggi, anonima. 
 
 

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Written by Alberto Stasi

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