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Kosovo, un corso di difesa personale tenuto dai militari italiani del Multinational Battle Group West

Peč/Pejë. Sono stati consegnati, oggi, gli attestati alle frequentatrici del corso di difesa personale femminile tenuto da istruttori del contingente italiano in Kosovo a Peć/Pejë.

La consegna degli attestati

Il corso, svolto con personale del contingente italiano in forza al Multinational Battle Group West (MNBGW), è durato oltre 8 settimane.

Il progetto, rivolto a donne vittime di violenza domestica, è stato realizzato grazie alla cooperazione tra il personale addetto alla Cooperazione Civile e Militare (CIMIC), i Liaison Monitoring Team (LMT) del Joint Regional Detachment West (JRDW), le istituzioni locali di Peć/Pejë e l’organizzazione non governativa “Women wellness center”.

La tecnica del bloccaggio

L’organizzazione nata nel 1999 per assistere le donne vittime di violenza durante il conflitto, attualmente fornisce assistenza a quelle vittime di violenza domestica garantendo una dimora a quelle costrette ad abbandonare il tetto coniugale.

A premessa del corso è stato condotto un ciclo addestrativo finalizzato alla formazione di un team di aiuto istruttori di sesso femminile, per poter meglio interagire con le frequentatrici.

Il tipo di difesa personale proposto era finalizzato esclusivamente a insegnare tecniche e strategie per la difesa da aggressioni a livello fisico, psicologico e verbale – come lo strangolamento o la sopraffazione fisica – applicando prese e leve che permettono alla donna aggredita di evitare la minaccia.

La tecnica per reagier a un tentativo di strangolamento

Sono stati insegnati i movimenti base per divincolarsi e difendersi da un attacco fisico, da uno con arma bianca o con arma da fuoco, in modo da acquisire un approccio più sicuro e sereno nella vita quotidiana, nonché a riconoscere le situazioni in cui potrebbero risultare più facilmente vulnerabili alle minacce di possibili malintenzionati.

Il Comandante del MNBGW, Colonnello Gianfranco Di Marco, ha espresso la sua soddisfazione per la realizzazione del progetto, auspicando che l’esempio fornito dal corso possa essere utile a sostenere e ad affrontare, con azioni concrete, un tema attuale e molto sentito non solo in Kosovo ma in tutta la società moderna. 

Il progetto realizzato è di quelli definiti “no cost”, che consentono di mettere a disposizione della comunità civile le competenze e le capacità di impiego duale delle Forze Armate.

Inoltre è stato organizzato in stretta collaborazione con le l’Assessorato allo sport e alle pari opportunità del Comune di Peć/Pejë e con l’organizzazione non governativa “Youth Innovation Center” che ha dato la disponibilità della palestra dove svolgere le lezioni. 

Recentemente, nel pieno rispetto del mandato della missione KFOR e della neutralità della stessa, un paritetico progetto è stato concluso, in coordinamento con il Joint Regional Detachment South East (JRD SE) a favore delle donne responsabili della “Safe House” gestita da un’altra organizzazione non governativa, la “Women Shelter” nel villaggio a maggioranza serba di Bostane, nella Municipalità di Novo Brdo/Novobërdë.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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