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Libia, la Deterrent Force arresta uno dei leader della Sharia di Bengasi a Tripoli e pubblica gli identikit di alcuni componenti di DAESH

Di Giusy Criscuolo

Tripoli. Non c’è sonno, non c’è riposo in quei Paesi afflitti da conflitti interni e martoriati dalla mannaia dei fondamentalisti islamici. Le forze di protezione e quelle antiterrorismo, l’Esercito nazionale libico non trovano pace.

Gli incessanti sforzi per ripulire la Libia dallo spettro di DAESH, sono mossi dal timore che questa regione, possa essere trasformata in una nuova terra del Califfato. Ma la voglia di combattere e proteggere la propria identità, porta i militari libici ad ulteriori vittorie.

Commando Isis in Libia prima dell’attacco a Fuqaha

Una fonte senior della Deterrent Force – forza militare deputata all’antiterrorismo – ha confermato l’arresto del terrorista Imad Ghariani, un leader dell’organizzazione Ansar al-Sharia di Bengasi e classificata dal Consiglio di sicurezza come organizzazione terroristica.

La fonte, che ha preferito rimanere anonima, ha affermato che l’arresto di Ghariani è avvenuto dopo la sua fuga: “Scoperto dalle forze di sicurezza, è fuggito e ha trovato nascondiglio in una casa nella città di Zawia, a ovest di Tripoli, dove si stava nascondendo durante l’ultimo periodo. La casa era circondata da elementi dei rivoluzionari libici, guidati dal ricercato Abu Ubaida Zawi, evaso due anni fa dalla città di Sirte”.

“Ghariani – ha aggiunto – noto anche come Zubayr, dopo l’arresto è stato trasferito a Tripoli nella prigione della Special Deterrent Force, dove sono in atto indagini e accertamenti.”.

Ma chi è Imad Mohammed Al-Ghariani detto “Al-Zubayr”?

Mohammed Al-Ghariani detto “Al-Zubayr”

Nato nel 1977 a Bengasi, nello specifico nell’area di Al-Baraka dietro la clinica dentistica del posto. Ghariani è stato responsabile del reclutamento dei giovani libici e della loro adesione ai gruppi Takfiri e del loro indottrinamento nei punti caldi guidati dall’IS prima degli eventi del febbraio 2011. E’ stato arrestato dalle autorità di sicurezza libiche nel 2007 per appartenenza ad un’organizzazione proibita, per falsificazione di passaporti, reclutamento e sostegno finanziario di elementi utili alla folle causa terroristica. E’ stato condannato assieme ai suoi uomini a 25 anni di galera, nell’anno 2008.

Ghariani detto Al- Zubayr, prima di fuggire dalla prigione di Abu Salim il 22 agosto 2011, quando i “battaglioni dei ribelli” entrarono a Tripoli aprendo i cancelli della prigione (lo stesso canovaccio si è ripetuto anche nei mesi di agosto e settembre scorsi e molti detenuti ritenuti pericolosi si sono dispersi).

Nel 2012 si è unito al Saraya Ravallah e al-Suhadi al-Takfiri ed è diventato un leader di Ansar al-Sharia, braccio destro del leader e ufficiale militare dell’organizzazione nella zona di Qawarsha a Benghazi. Dalla fondazione di Ansar al-Sharia a Bengasi, è stato il primo comandante sul campo, dopo Mohammed al-Zahawi emiro dell’organizzazione ucciso dalle Forze armate alla fine del 2014. Alla morte dell’emiro, né ha ereditato i poteri.

Nello stesso anno, al-Zubayr è scappato da Bengasi e si è unito all’organizzazione dei terroristi a Sirte. Ha ripreso i contatti con sue vecchie conoscenze, in particolare con il libico attualmente detenuto a Misurata, Fawzi al-Ayyat. Sulla base di questo, i sostenitori dissidenti della Sharia hanno chiesto a Zubayr di essere la loro voce contro il loro presunto rivale Abu Bakr al-Baghdadi, deceduto in Iraq. Ghariani è stato indicato come colui che poteva professare con fede: Il tutto è stato confermato dalle fonti di sicurezza.

Ha partecipato a molti scontri contro le Forze armate libiche. Ha una lunga esperienza nelle operazioni di “snooping”.

Prima di fuggire da Bengasi per Misurata nel 2015, ha incendiato un certo numero di case in diverse zone della città, tra cui quelle nell’area di Fakakat, situata nel sobborgo di Bengasi Ovest.

La fonte ha anche sottolineato che il leader della Sharia, ha alle spalle un gran numero di operazioni terroristiche oltre a essere collegato all’attacco dell’Ambasciata degli Stati Uniti, a Bengasi nel 2012.

Secondo quanto riportato sul file che lo riguarda, Ghariani ha anche reclutato combattenti libici che hanno preso parte al campo di Nahr al-Bared in Libano nel 2007. Tra gli uomini reclutati, c’è un altro libico Ali Eshtiyou Daou che era anche un membro dell’organizzazione di Al-Qaeda in Libano. Soprannominato “Kiwi”, è stato in seguito arrestato in Siria e deportato ad Abu Salim. Nel 2014, Kiwi è stato uno dei fondatori di un’organizzazione di propaganda jihadista a Sirte.

La guerra del campo di Nahr al-Bared è stata una pietra miliare nel Nord del Libano. All’epoca è stata istituita un’organizzazione di Takfiri chiamata “Fatah al-Islam”, guidata dal terrorista Shaker al-Abssi. L’Esercito è stato in grado di distruggere completamente questa organizzazione ed uccidere il suo leader.

Con la rimozione di Imad Ghariani, le organizzazioni terroristiche e le loro rimanenze attive nell’Ovest del paese stanno subendo un duro colpo, in particolare a Bengasi, Derna e Ajdabiya.

Nella stessa giornata, la Deterrent Force ha annunciato di aver individuato nomi di alcuni jihadisti implicati nella partecipazione agli attentati in Libia e nel loro coinvolgimento nell’invio di attentatori suicidi per colpire alcune istituzioni civili e militari a Tripoli ed in altre città libiche.

La Forza ha spiegato che queste informazioni si sono avute dopo indagini ed interrogatori con alcuni degli arrestati nei precedenti casi di terrorismo. La DF ha sottolineato che i più importanti attacchi suicidi hanno colpito la porta dei giuristi (area di Fuqaha), il complesso della corte di Misurata, la Commissione elettorale, il bombardamento all’edificio della National Oil Corporation, l’ultimo attacco al Ministero degli Esteri a Tripoli.

Dalle ricerche e dai recenti accadimenti, risulterebbe che la maggior parte dei movimenti di questi elementi sia concentrata nella periferia della città di Sabha, esattamente nelle zone di Al-Qarada, il distretto di Abdul Kafi, Tayuri, Ghadwa e nelle fattorie circostanti, così come “l’area della madre di conigli”, un’area vicino a Derna in cui esistono alcuni elementi dell’ISIS.

Dalle scoperte effettuate e dai recenti arresti di uomini in abiti femminili, stando a quanto riferito dalla Deterrent Force, gli elementi dell’organizzazione si spostano tra i posti di blocco con documenti falsi e talvolta mascherati da donna, figura intoccabile e per questo libera di poter superare un check point senza essere controllata.

La Deterrent Force, individuati alcuni jihadisti, ha chiesto di condividere i dati ottenuti con la popolazione, attaccando le loro foto segnaletiche. Questo il messaggio: “A chi li conosce, a chi li incontra, la richiesta di non esitare nel dare informazioni alla forza preposta alla sicurezza nazionale”.

Nelle foto che seguono due ricercati dalle autorità libiche.

Fathi Nasr Al – Mabrouk Al – Suwaiy

Ricercato: nome Fathi Nasr Al – Mabrouk Al – Suwaiy, Descrizioni personali: altezza è di 170 cm. Ha un segno distintivo ed è uno neo nero in una delle sue guance. L’ultimo posto in cui è stato visto e che abbiamo a disposizione dalle indagini è la città di Sabha Al Mansheya. C’è una macchina da trasporto rossa e bianca.

Malik Sadiq Salem Mohammed Al Khazmi

Nome: Malik Sadiq Salem Mohammed Al Khazmi, il suo soprannome: Haj Ibrahim. Ha subito un infortunio alla coscia destra durante uno scontro armato con una pattuglia che vigilava il deserto. Presenza: Sabha e Brak Shati si trova in questi posti e riceve cure in più di una clinica delle città.

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