Nuovo capitolo della saga Resident Evil: dopo il primo film del 2002 prodotto, scritto e diretto da Paul W. S. Anderson è in arrivo da domani nei cinema italiani Resident Evil: Welcome To Raccon City, atteso prequel della celebre serie cinematografica ispirata ai videogiochi survival horror omonima, prodotta da Capcom.
Un ritorno alle origini del celebre franchise Resident Evil. Il regista e fan della saga Johannes Roberts riapre i giochi per un’intera e nuova generazione di appassionati. In RESIDENT EVIL: WELCOME TO RACCOON CITY, quella che un tempo era la sede del colosso farmaceutico Umbrella Corporation, Raccoon City, è ora una città morente del Midwest. L’esodo della compagnia ha trasformato la città in una landa desolata con un grande male che si annida sotto la superficie. Quando questo male viene liberato, un gruppo di sopravvissuti dovrà collaborare per scoprire la verità dietro la Umbrella Corporation e restare in vita.
La prima pellicola interpretata dall’iconica Milla Jovovich ha cinque sequel: Resident Evil: Apocalypse, uscito il 10 settembre 2004, Resident Evil: Extinction (12 ottobre 2007), Resident Evil: Afterlife, uscito nelle sale italiane il 10 settembre 2010 e Resident Evil: Retribution, uscito il 28 settembre 2012. Il capitolo conclusivo della saga, Resident Evil: The Final Chapter è giunto nelle sale cinematografiche italiane il 16 febbraio 2017.
Con Resident Evil: Welcome To Raccoon City si torna invece indietro pur andando avanti. Il film, dall’atmosfera cupa e piovosa (molto simile a quella originale dei videogiochi), lascia comunque spazio all’umorismo (quello classico e spesso “spaccone” dei film catastrofici made in U.S.A), così come a sporadiche scene d’azione interessanti. I “novellini” della saga potrebbero nel complesso trovare poco chiaro un film che dovrebbe in realtà fungere da “apripista” ad una famosa e ben realizzata serie di lungometraggi distopici.
A rendere il film più piacevole, in particolar modo per la generazione dei Millenial, ci sono un mix di citazioni cinematografiche, generiche e soprattutto musicali del periodo a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, donando così a questo insolito capito di Resident Evil un sentore nostalgico ma al tempo stesso confortante, tipico dei tuffi nel passato (in questo caso abbastanza recente).
Il risultato sembra dunque un racconto avvincente che è sempre sull’orlo del decollo ma non riesce mai veramente a farlo, risultando incompleto. La caratterizzazione dei personaggi, che va scemando a livello di dettagli e spiegazioni con l’incalzare della narrazione, contribuisce a rendere il risultato finale poco chiaro e compiuto. Nota di merito per gli zombi, ben realizzati. Nell’insieme gli ingredienti ci sono ma occorre un altro film per amalgamarli al meglio e rendere il tutto più legato e accurato (il post credit dopo i titoli di coda fa ben sperare).
Resident Evil: Welcome To Raccoon City di Johannes Roberts con Kaya Scodelario, Hannah John-Kamen e Robbie Amell. Dal 25 novembre al cinema, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
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