La ripresa del campionato non è stata delle più semplici per la Roma tra situazioni di mercato complicate, assenze importanti e la prima in trasferta, al Bentegodi, decisamente poco soddisfacente sia dal punto di vista del gioco che del risultato. Lo 0-0 è poi perfino divenuto una sconfitta, a tavolino, 3-0 in favore dell’Hellas Verona per via del cosiddetto “caso Diawara”.
A peggiorare la prima settimana post ripresa della Serie A è arrivata difatti la decisione del Giudice Sportivo: una “punizione sportiva della perdita della gara per 0-3” dovuta al fatto che il club giallorosso «ha impiegato un calciatore non iscritto nella “Lista dei 25” comunicata a mezzo PEC in data 14 settembre 2020 alle ore 12.14, nonostante fosse divenuto un “over 22”».
La Roma potrà però presentare ricorso come comunicato sul proprio portale ufficiale: “contro la decisione del giudice sportivo, che ha decretato la sconfitta per 0-3 dei giallorossi nella partita contro il Verona, conclusasi sabato 19 settembre con il risultato di 0-0”. Il “caso Diawara” è però ancor più complesso specie se si considera che Pantaleo Longo, (ormai ex) segretario generale della Roma, ha la responsabilità del grave errore costato caro ai giallorossi ed è in procinto di approdare nel club gialloblù.
Sebbene sembrerebbe esserci anche aperta l’ipotesi Parma, la sola possibilità che Longo possa passare all’Hellas ha dell’incredibile e del paradossale. Tuttavia adesso ciò che conta per la Roma è ripartire, con nuovo personale e probabili -graditi- ritorni, (Totti è molto vicino al “rientro” mentre Baldissoni è ai saluti) e, soprattutto, con un esito positivo del ricorso per assenza di dolo.
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