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Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, in arrivo l’esilarante e riflessivo seguito del film di Milani

Monica e Giovanni sono pronti a tornare insieme ai loro guai e compagni di avventure tra centro, periferia e sentimenti

Il secondo capitolo di Come un gatto in tangenziale è in arrivo al cinema: l’uscita di “Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto” è infatti in programma il 26 agosto dopo le anteprime del 14 e 15 agosto. Qui trailer e poster del film.

La storia prosegue in maniera esilarante offrendo al contempo spunti di riflessione sulla società e sull’Italia, proprio come successo già dopo il primo film. Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto lo fa però in maniera più intensa e approfondita, pur senza perdere il tocco leggero, brioso e divertente che lo ha caratterizzato fin dal principio.

Ad essere notevole è ancora una volta il lavoro di Paola Cortellesi e Antonio Albanese, frutto di esperienza, bravura ed alchimia ormai ben consolidata. Non sono da meno le new entry Sarah Felberbaum e Luca Argentero, perfetti nei loro ruoli. Il successo del secondo capitolo è assicurato e si ha già voglia (senza spoiler) del terzo per completare così una trilogia italiana brillante, divertente e intelligente.

Tra omaggi cinematografici, slogan su t-shirt, celebrazioni estetiche della città di Roma (contrapposte alla corretta messa in evidenza delle problematiche) e nuove/vecchie storie, la trama si arricchisce di personaggi e di conseguenza lo sviluppo della trama stessa si intensifica ed evolve, con sviluppi imprevisti.

Trama “Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto”

Tre anni dopo. Mentre Alessio e Agnese si rincontrano in un pub di Londra, a Roma Monica finisce in carcere per colpa delle gemelle che nascondevano merce rubata nei fusti dell’olio di “Pizza e Samosa”, e chiama Giovanni (Antonio Albanese) in cerca di aiuto. Il nostro “pensatore”, ora legato alla giovane e rampante Camilla (Sarah Felberbaum), è impegnato in un progetto di recupero di uno spazio in periferia. Per far uscire Monica di prigione, Giovanni riesce a far commutare la detenzione con un lavoro nella parrocchia di San Basilio guidata da Don Davide (Luca Argentero), tanto bello quanto pio. È così che le vite di Monica e Giovanni si intrecciano nuovamente ma questa volta, pur con le solite differenze del caso e i mille guai in cui si cacceranno, tra i due sembra nascere una vera storia d’amore. Intenzionati a rivelare al mondo la loro relazione, organizzano un pranzo a Coccia di Morto con tutta la famiglia, compresi Sergio (Claudio Amendola), Luce (Sonia Bergamasco) e ovviamente i due ragazzi. Ma è proprio qui che succede l’impensabile… 

Monica e Giovanni sono, e continuano ad essere, due anime dello stesso Paese. 
Il nostro.
E sono per me il modo di raccontare, attraverso il filtro popolare della commedia, da una parte l’amarezza nel vedere il mio paese così spaccato, dall’altra il grande potenziale di condivisione e di senso della comunità che in esso vive e sopravvive, ed è lì pronto a esplodere anche più della rabbia sociale.
Forse anche per questa consapevolezza c’è, forse ancora più forte, il desiderio di raccontare con affetto e partecipazione sia un fronte che l’altro. 
Torna in mente per Monica e Giovanni la lezione del primo film: ascoltare le ragioni dell’uno e le ragioni dell’altro.
E oltre a questa, negli anni, forse un’altra lezione è arrivata a Monica e Giovanni, dal loro primo incontro: hanno imparato nel tempo a saper distinguere le cose giuste e quelle sbagliate non più a seconda di dove arrivino, ma per quello che sono oggettivamente: giuste o sbagliate.

E anche se i motivi di scontro non mancano nemmeno stavolta, dalla cultura (la cultura che fa crescere le persone, i quartieri, le realtà di cui è composto il tessuto sociale profondo e reale del nostro Paese), al mondo cattolico (che sembra apparentemente lontano sia dall’una che dall’altro), quella tra Monica e Giovanni è una storia d’amore contrastata ma non più impossibile. Quella tra le due anime del Paese Italia. 
Un Paese sì, diviso, ma in cui può succedere che una storia come la loro possa durare magari un po’ più di un gatto in tangenziale.
Entrambi percepiscono che c’è un Paese disponibile alla compattezza, alla condivisione di un problema mondiale. Un Paese che può, con la forza delle cose giuste, superare barriere che sembrano da molti decenni insormontabili.
Così “gatto” torna in sala per ritrovare e parlare con il suo pubblico, fatto di persone molto diverse e distanti tra loro.

Per ritrovare tanti Monica e Giovanni disposti a rivedersi sullo schermo e a divertirsi e a pensare all’altro con qualche pregiudizio in meno e la consapevolezza di appartenere alla stessa comunità per poter convivere più di un gatto in tangenziale…
Stavolta, oltre a Bastogi, abbiamo volutamente coinvolto nelle riprese diverse periferie di questa città, a volte così diverse, a volte così tutte uguali, in cui aiutare a portare, anche se solo per un giorno, quella che dovrebbe essere una normale legalità.

Il regista Riccardo Milani

Nel cast, accanto a Paola Cortellesi e Antonio Albanese, tornano Sonia Bergamasco e Claudio Amendola; il secondo capitolo di “Come un gatto in tangenziale” si arricchisce con la presenza di Luca Argentero e Sarah Felberbaum.

La sceneggiatura è firmata da Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi e Riccardo Milani. La fotografia è di Saverio Guarna, la scenografia di Maurizia Narducci, i costumi di Alberto Moretti, il montaggio di Patrizia Ceresani e Francesco Renda.

COME UN GATTO IN TANGENZIALE – RITORNO A COCCIA DI MORTO è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution. Il film è distribuito in Italia e nel mondo da Vision Distribution.

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Written by Veronica Sgaramella

Nata a Roma nel Luglio 1990, laureata in Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione presso La Sapienza. Coordinatrice, redattrice e inviata di Yepper Magazine, precedentemente redattrice per Vocegiallorossa, poi collaboratrice e speaker @ 1927 On Air - la storia continua, in onda su Centro Suono Sport. Opinionista periodica sportiva a Gold TV. Ora co-conduttrice di Frequenze Giallorosse (ReteneTVision). SocialMente attiva, amo leggere, viaggiare e immortalare attimi.

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