Cara Patria,
forse è un po’ tardi per scriverti…. Ma mi hai deluso tantissimo.
Mi hai dato i natali, eri bella, slanciata e piena di vita. Io da buona figlia ho cercato di ripagarti cercando di renderti orgogliosa di me, lavorando sodo dando lavoro a tante altre persone, scommettendo sempre su me stessa… andando all’estero con il mio lavoro rendentoti famosa … e sono sempre tornata facendo di te il mio punto sicuro… al punto che sono diventata anche un maggiore dell’esercito italiano della riserva selezionata.
Ma un giorno mi sono svegliata, e il mio sogno era svanito o meglio, non avevo mai capito che io continuavo a dare, e tu continuavi a prendere senza nessun riconoscimento. Mi ero fidata di te.
Ora io, anzi noi, stiamo cercando di trovare altro lavoro all’estero, ma per trasferirci perché oltralpe la professionalità e l’imprenditoria non sono viste come cose brutte, ma siamo l’eccellenza dell’eccellenza; TU ci hai traditi buttati via come se fossimo il male della società. E ora noi incassiamo il colpo e con tutte le nostre forze ci troveremo un futuro da un’altra parte, dove almeno un sorriso ci farà felici.
Elena Canaparo
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