Di Antonella Casazza
MILANO. Un imprenditore italiano indagato per frode fiscale nonché per autoriciclaggio, nei cui confronti è stato altresì disposto un sequestro di beni mobili e disponibilità finanziarie per 10 milioni di euro, è stato arrestato dai finanzieri del Comando provinciale di Milano su ordine della Procura della Repubblica meneghina.
Le indagini sulle attività dell’imprenditore sono state condotte dagli specialisti del Nucleo Polizia Economico Finanziaria (PEF), consentendo di comprovare agli inquirenti la rete di prestanome e società compiacenti allo stesso riconducibili, il quale avrebbe inoltre riciclato – anche fuori dall’Italia – i sostanziosi proventi generati da ripetute frodi fiscali.
Tra le circostanze delittuose scoperte dagli investigatori anche un giro di false fatturazioni per un volume calcolato in circa 10 milioni di euro, che l’imprenditore finito agli arresti avrebbe re-impiegato nel circuito dell’economia legale, avvalendosi al riguardo di diverse operazioni finanziarie apparentemente lecite come l’acquisto di criptovalute e l’acquisizione di unità immobiliari di prestigio.
Resta opportuno evidenziare come il procedimento penale instaurato sulla vicenda si trovi attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto la responsabilità dell’indagato non potrà essere dichiarata anticipatamente ad una sentenza irrevocabile di condanna.
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L’articolo Guardia di Finanza: a Milano arrestato un imprenditore che riciclava i proventi delle frodi fiscali. Sequestrati beni per 10 milioni di euro proviene da Report Difesa.
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