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Guardia di Finanza: Sequestrate banconote contraffatte per 48 milioni di euro, sgominato gruppo di falsari a Napoli

Di Alessandro Margottini               

Napoli. Sgominato un gruppo criminale che falsificava banconote. Sono sette i fermi di indiziato di delitto emessi dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord a seguito di un’indagine condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli – Nucleo Polizia Economico Finanziaria affiancati dai colleghi del Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma.

Le banconote false all’interno della stamperia clandestina nella provincia di Napoli

I criminali operavano nel territorio di Casavatore, provincia di Napoli, dove aveva creato la propria base logistica all’interno di un capannone industriale preso in affitto da una società risultata estranea ai fatti.

La stamperia dove i falsari realizzavano il finto denaro era stata invece ricavata nel quartiere partenopeo di Ponticelli, al cui interno i militari delle fiamme gialle hanno rinvenuto e sequestrato centinaia di migliaia di banconote contraffatte da 50 euro della serie “Europa”, aventi queste un valore nominale complessivo di circa 48 milioni di euro.

La stamperia clandestina in questione era stata dotata di macchine industriali particolarmente sofisticate e altamente performanti, le quali erano state trasferite proprio dalla base logistica di Casavatore.

Macchine che erano state persino modificate per velocizzarne la produzione, peraltro entrata a pieno regime nello scorso mese di aprile.

Da quel momento in poi due falsari hanno vissuto praticamente in isolamento all’interno della stamperia senza mai interromperne la produzione, mentre un loro complice esterno provvedeva alle loro quotidiane necessità di sostentamento.

Era, poi, il “collaboratore” a mantenere i contatti con il principale responsabile dell’associazione, un 70enne tipografo gravato da numerosi precedenti penali e che tirava i fili all’interno del suo gruppo criminale, impartendo ai suoi sodali precise indicazioni sui processi di stampa da adottare, oltre ad accordarsi con tre autotrasportatori di Giugliano in Campania, al fine di assicurarsi il necessario supporto logistico.

Da notare come la citata base logistica fosse dotata di telecamere di sorveglianza, oltre ad essere stata interessata da significative modifiche strutturali resesi necessarie per accogliere al suo interno i voluminosi macchinari di cu sopra, che poi venivano precauzionalmente occultati dietro letti e armadi utilizzati dai falsari lì “alloggiati”.

I finanzieri operanti, oltre alle banconote-fake, hanno rinvenuto all’interno del locale persino rotoli di nastro argentato necessario per realizzare la tipica striscia olografica presente su ogni banconota, a dimostrazione di una falsificazione molto attenta ad ogni dettaglio, caratterizzata da un “livello qualitativo” senz’altro elevato che avrebbero facilmente ingannato anche un occhio attento.

La tempestività dell’operazione delle fiamme gialle è stata resa possibile grazie a continui servizi di osservazione e pedinamento, ma anche dall’utilizzo di GPS con i quali tracciare gli spostamenti degli indagati, un’attività di monitoraggio che gli investigatori hanno implementato ricorrendo al supporto dei mezzi aerei del Comando Operativo Aeronavale (COAN) di Pratica di Mare e del Reparto Operativo Aeronavale (ROAN) di Napoli (che ad alta quota hanno provveduto alla ricognizione aerea dell’immobile), nonché dei “baschi verdi” del Gruppo Pronto Impiego partenopeo.

Degna di attenzione è poi la metodologia di stampa adottata nella circostanza  (“offset”), che richiede figure professionali specializzate e l’investimento di cospicui capitali, che poi consentono una produzione – su vasta scala – di banconote pressoché identiche alle originali.

Per tutti i soggetti coinvolti nell’indagine va comunque riconosciuta la presunzione d’innocenza, che decadrà soltanto ad eventuale pronunciamento d’una sentenza definitiva di condanna.

L’attività del Corpo a contrasto del falso nummario è sempre molto penetrante nella provincia di Napoli, al riguardo basti considerare come negli ultimi 5 anni – sotto la direzione della citata Procura della Repubblica di Napoli Nord – siano stati 16 i soggetti arrestati in flagranza di reato; arresti a cui sono seguiti il sequestro di cinque stamperie clandestine e di circa 100 milioni di euro contraffatti.

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