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Lettonia, conclusa l’esercitazione “Claymore Soring”. Stretto addestramento tra reparti di fanteria ed i Black Hawk Usa

Meža Mackeviči (Lettonia). E’ terminata l’esercitazione a livello di Compagnia denominata “Claymore Soring”, dove è stata impegnata una Compagnia di fanteria alpina italiana del 5° Reggimento Alpini, da più di 4 mesi inquadrata nel Battle Group di eFP (Enhanced forward presence) in teatro lettone, assieme ad una del 3° Reggimento della Guardia nazionale lettone di Zemessardze ed il supporto di un’unità di 3 elicotteri UH 60 “Black Hawk” statunitensi del “227th Aviation Regiment” dislocato a Lielvārde, a circa 100 chilometri da Riga.

I Black Hawk in azione

L’esercitazione si è svolta a circa 250 chilometri a Sud-Est di Riga, nella zona di Meža Mackeviči, area addestrativa del 3° Reggimento di Zemessardze e luogo idoneo per effettuare infiltrazioni attraverso assetti con ala rotante. L’attività si è svolta in maniera totalmente congiunta con le altre unità, dando segno dell’interoperabilità delle nostre forze con gli altri Eserciti e Forze Armate appartenenti all’Alleanza Atlantica.

Un momento dell’esercitazione

Il focus di quest’esercitazione è stato quello di pianificare e condurre un’infiltrazione tramite elicotteri UH 60 “Black Hawk”, per poi effettuare pattuglie da combattimento appiedate su un territorio considerato ostile, con osservazione e acquisizione di diversi obbiettivi nemici designati in fase di pianificazione, e successivo attacco e distruzione simulata degli stessi.

Le attività addestrative sono state condotte a partiti contrapposti, per rendere più realistica possibile l’esecuzione dell’operazione, dove le forze nemiche sono state rappresentate in maniera simulata da militari di altre nazioni provenienti dal Battle Group eFP Latvia, tra cui polacchi, canadesi e lettoni.

La Compagnia italiana prima di poter intraprendere questo tipo di operazione con inserzione tramite elicotteri “Black Hawk”, ha dovuto effettuare una fase di addestramento congiunto con i piloti statunitensi al fine di essere abilitati al trasporto su questo tipo di elicotteri d’assalto, coordinando e integrando le varie procedure tecnico-tattiche di questo tipo di attività operativa.

Molto stretto l’addestramento con i piloti dei Black Hawk

Inoltre, è stato un banco di prova per il Comando di Compagnia, che ha dovuto sostenere tutta la fase di pianificazione dell’inserzione, condotta della pattuglia ed esfiltrazione a stretto contatto con i propri corrispettivi lettoni, dimostrando la flessibilità operativa nella condotta di operazioni tattiche tra i due eserciti alleati.

Tale attività ha voluto testare e convalidare nuovamente sul campo la capacità di ricognizione, pattugliamento e acquisizione, diurna e notturna, della Compagnia alpina italiana, sfruttando l’occasione di poter lavorare in modo congiunto con i colleghi lettoni e statunitensi presenti permanentemente nel territorio.

Durante la “Claymore soring”, i militari del 5° Reggimento Alpini hanno dimostrato di saper lavorare, vivere, muovere combattere in condizioni ambientali decisamente avverse, caratterizzate in questo caso da sbalzi notevoli di temperatura tra il giorno e la notte e terreni paludosi; ciò ha confermato ed evidenziato le doti di fanteria leggera delle nostre truppe, soprattutto per quanto riguarda il combattimento nei boschi e l’attuazione di pattuglie appiedate.

 

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