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Libano: attaccato con un drone israeliano un ufficio di Hamas a Beirut. Ucciso Saleh el-Arouri, numero due dell’organizzazione islamista e capo delle Brigate Qassam

BEIRUT. Intorno alle 18,00 ora locale (le 17 in Ialia) la periferia Sud di Beirut è stata colpita da un attacco aereo da parte di Israele.

L’Agenzia di stampa libanese (ANI) ha scritto che “un drone israeliano ha preso di mira un ufficio di Hamas a Musharrafieh, vicino ad Al-Sharq Sweets”.

In particolare, come ha confermato, poco fa, Hezbollah c’è stato un attacco israeliano che ha preso di mira una sede di Hamas nella capitale libanese, dove è rimasto ucciso Saleh el-Arouri, il numero due della carica politica del movimento islamista e uno dei comandanti del suo ramo militare, le Brigate Qassam.

Un componente della Brigata Al Qassam (ala militare di Hamas)

Oltre a el-Arouri sono rimaste uccise 4 persone. Altre sono rimaste ferite.

Saleh al-Arouri era nato il 19 agosto 1966 a Ramallah (Cisgiordania).

Saleh al-Arouri

 

E’ stato uno dei fondatori e uno dei capi dell’ala militare di Hamas. In Cisgiordania godeva di grande apprezzamento.

Washington lo aveva accusato di essere stato “un leader militare di alto rango di Hamas fin dai tempi del suo ruolo di leader di una cellula studentesca all’Università di Hebron all’inizio degli anni ’90 (la Kutla Islamiya – Blocchi islamici)”.

Qui studiò la legge della sharia.

Secondo le fonti di intelligence aveva avauto anche un ruolo importante come reclutatore ed era stato attivamente coinvolto nella raccolta e nel trasferimento di fondi per conto di Hamas.

Su di lui pendeva una taglia di 5 milioni di dollari da parte del programma Rewards for Justice (https://rewardsforjustice.net/).

Nell’ottobre scorso, gli Stati Uniti l’avevano raddoppiata.

Grazie al suo legame con la Kutla Islamiya, al-Arouri incontrò Muin Shahib, un agente di Hamas con sede all’Università di Bir che lo reclutò nei ranghi dell’organizzazione e gli affidò il finanziamento di un’infrastruttura per l’apparato militare di Hamas a Hebron.

Nel novembre 1990 fu arrestato dagli israeliani nell’ambito di un’inchiesta sull’uccisione di tre minorenni israeliani.

Si fece solo 6 mesi di carcere. Fu poi arrestato di nuovo, facendosi solo una detenzione amministrativa.

Ha trascorso 15 anni della sua vita nelle galere israeliane per il suo ruolo di leadership in Hamas.

L’8 ottobre scorso, dopo l’attacco terroristico di Hamas contro Israele del 2023, aveva dichiarato ad Al-Jazeera: “Siamo preparati a tutte le opzioni, inclusa la guerra totale e siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario per la dignità e la libertà del nostro popolo”.

E il 31 ottobre, l’Esercito israeliano aveva fatto esplodere la sua casa nel villaggio di Aroura, vicino Ramallah.

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