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Milite Ignoto: Rovereto e il colle di Miravalle salutano la staffetta cremisi

Rovereto (Trento). Prima le melodie della “Tromba dell’Armistizio” suonata dal Maestro Ivano Ascari e poi i 100 rintocchi della Campana dei Caduti “Maria Dolens” hanno sancito sul Colle di Miravalle a Rovereto (Trento) la conclusione della “Staffetta Cremisi della Pace – Centenario del Milite Ignoto” per quanto riguarda il Trentino Alto Adige e i suoi riflessi internazionali con il coinvolgimento della Croce Nera austriaca.

Un momento delle celebrazioni per il Centenario dedicato al Milite Ignoto con i Bersaglieri di Rovereto (foto Daniele Panato/Nicer)

la Staffetta era partita, nei giorni scorsi, dal Cimitero Militare internazionale di Amras, per poi ripartire lunedì scorso dal Passo del Brennero con una doppia cerimonia in Austria e in Italia.

L’evento commemorativo voluto dalla sezione del Trentino Alto Adige dell’Associazione Nazionale dei Bersaglieri (ANB) come omaggio al Milite Ignoto ovvero alla salma del Soldato non identificato che un secolo  fa venne traslata dalla Basilica di Aquileia (Udine) all’Altare della Patria, dove oggi è simbolo di tutti i Caduti in guerra, proseguirà in Veneto e Friuli Venezia Giulia, sino alla conclusione prevista il 28 ottobre alla Basilica di Aquileia.

Proprio qui nel 1921 vennero portate le 11  salme dei Caduti. E una di esse proveniva proprio da Rovereto.

Tra queste venne individuata come quella del Milite Ignoto, la quale poi venne tumulata a Roma.

La salma fu trasportata all’Altare della patria, a bordo di uno speciale convoglio ferroviario (con carro funebre, carro dei fiori e 16 tra carrozze e vagoni) scortato da alcuni reduci decorati con la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Nel suo lungo viaggio fu onorato da milioni di persone.

Ancora una volta Rovereto ha confermato il suo ruolo di Città della Pace universale.

La “Staffetta Cremisi” ha preso il via dal Museo della Guerra con il testimone creato da Mastro7 portato dal direttore Francesco Frizzera affiancato dal sindaco Francesco Valduga e dal presidente Alberto Morandi con una prima tappa davanti a Palazzo Pretorio, dove si è svolta una breve ma significativa cerimonia.

Poi lo spostamento al sacrario di Castel Dante e l’arrivo alla Campana dei Caduti anticipato dalle melodie della Fanfara dei Bersaglieri di Jesolo (Venezia).

 

La staffetta Cremisi esce dal Museo della Guerra di Rovereto (Trento)

È stato Francesco Moser in sella ad una storica bicicletta dei Bersaglieri a portare il simbolo nell’emiciclo caratterizzato dalla “Maria Dolens”, affiancato dal reggente della Fondazione ambasciatore Marco Marsilli, dal presidente nazionale dell’ANB Generale di brigata (Ris) Ottavio Renzi, dal presidente del Comitato Organizzatore Livio Guidolin, da Toni Genovese, dall’assessore regionale Lorenzo Ossana, dai sindaci di Rovereto Valduga e di Ledro (Trento) Renato Girardi.

Il celebre ciclista Francesco Moser partecipa alla Staffetta Cremisi

Qui è stato suonato l’Inno d’Italia ed è stata deposta una corona d’alloro in omaggio ai Caduti a cui sono poi seguiti vari interventi.

Al termine è stata recitata la “Preghiera del Soldato – Das Gebiet.

Il “Silenzio” è stato suonato dal maestro Ascari con la “Tromba dell’Armistizio”.

La Tromba del’Armistizio

Questo strumento è un cimelio custodito nel Museo della Guerra di Rovereto. Esso annunciò nell’ottobre 1918 l’arrivo a Serravalle all’Adige della delegazione austro-ungarica incaricata di dare il via alle trattative di pace con l’Italia che poi si conclusero con la firma dell’Armistizio.

Si è trattato di un evento eccezionale perchè lo storico strumento è stato finora suonato poche volte, l’ultima tre anni fa proprio nello stesso luogo.

Toccante ed emozionante è stato ascoltare i 100 rintocchi di “Maria Dolens”, la campana realizzata quasi un secolo fa utilizzando il bronzo dei cannoni delle Nazioni in guerra.

Al termine è stata poi consegnata la staffetta Cremisi per la Pace – Centenario del Milite ignoto dall’ideatore Livio Guidolin (presidente della Sezione ANB Trentino Alto Adige) a quello del Veneto Antonio Bozzo.

L’evento gode del patrocinio del Ministero della Difesa, della Campana dei Caduti, del Museo della Guerra di Rovereto, della Regione Trentino – Alto Adige/Sudtirol, dei Comuni di Bolzano, Trento e Rovereto e ha il supporto di Cassa Centrale, di ITAS e di FISO (Federazione Italiana Sport Orientamento).

 

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