Nella tarda mattinata di oggi a Trigoria si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Pau Lopez, il nuovo portiere della Roma. Al suo fianco il neo DS Gianluca Petrachi, come ieri durante la giornata che ha visto protagonista Spinazzola, ovvero il primo acquisto giallorosso. Di seguito le parole di Petrachi.
Presentare giocatori in maniera così repentina e tutti i giorni è una cosa alla quale non sono abituato però qui bisogna abituarsi: ne sono arrivati e ne arriveranno altri quindi mi vederete più spesso in questa veste, che a me non piace moltissimo. Detto ciò sono qui per presentare Pau Lopez, il nuovo portiere, un giocatore che ho seguito personalmente e credo che la scelta di puntare su di lui sia soprattutto di natura tecnica ma ance di personalità. Stare in una piazza come Roma è molto difficile, lo è per qualsiasi portiere, perché è un ruolo molto delicato, ma credo che a Roma ci sia qualche difficoltà in più perché la pressione è tante. Il portiere che sbaglia deve avere il coraggio e la personalità di poter ripartire; è capitato che alcuni portieri siano andati in confusione totale e di questo ragazzo mi ha colpito la personalità. Questo coraggio. Esce tantissimo,è bravissimo sulle uscite e un giocatore così toglie tanti problemi alla propria difesa, lui ha questo tipo di personalità che lo porta a poter uscire e prendersi personalità. Sicuramente con l’idea tattica di Fonseca, di partire da dietro con il gioco, il portiere diventa un libero aggiunto. Lui ha un ottimo mancino, un ottimo piede, e quel coraggio del quale parlava il Mister in conferenza stampa quando è stato presentato, Pau Lopez lo rappresenta in pieno. Di certo viene da una scuola diversa, quella spagnola, lo vedo in questi primi giorni che è un po’ in difficoltà ma abbiamo un preparatore molto bravo come Savorani che gli sta dando dei concetti e dei principi che in Italia naturalmente noi siamo bravi nel poter proporre e nel poter fare. Credo quindi che nell’idea che lui possa ascoltare, apprendere e soprattutto incamerare tutte le disquisizioni tattiche che gli darà Savorani, credo che possa ulteriormente migliorarlo.
Aggiungo qualcosa io in merito alla questione relativa alla riduzione del suo ingaggio: poteva sembrare comunque una sviolinata questa cosa di poter anticipare la presentazione del ragazzo ma, visto che è stata tirata fuori, dico che è evidente che non capita tutti di giorni di vedere un calciatore che ha già stabilito con il proprio agente un ingaggio, e per far sì che l’operazione vada in porto arrivi a decurtarselo, sostanzialmente è uno sborso economico che deve fare solo il calciatore. Per chiudere l’operazione, visto che il Betis non ci alleggeriva di una virgola, e per trovare i numeri giusti che la Roma aveva in testa di poter spendere sul giocatore, il ragazzo ha preso la decisione di rinunciare allo stipendio. L’agente a sua volta aveva una percentuale sulla sua futura rivendita e anche lui ci ha rinunciato. Questo è stato visto da parte nostra in maniera totalmente positiva e credo che si apprezzino ulteriormente le qualità di un ragazzo che ha quella voglia e quella capacità mentale, nonostante la giovane età, di essere già uomo. Se c’è stata la rinuncia alla percentuale sul cartellino di Sanabria? Sì per lui noi abbiamo dato il restante 50% dell’operazione.
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