GALLIPOLI (LECCE). In vista delle festività natalizie e di fine anno, continua da parte della Polizia di Stato di Lecce l’azione di duro contrasto alla vendita illegale di fuochi d’artificio e materiale esplodente in generale.
Dopo, infatti, i due sequestri dei giorni scorsi di circa 56 chili di materiale esplodente rinvenuto in due differenti abitazioni in due comuni vicino a Gallipoli (Lecce) a seguito dei quali sono scattate altrettante denunce per detenzione illegale di materiale esplodente e mancata comunicazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza, i poliziotti del Commissariato della Polizia di Stato di Gallipoli hanno scovato, in un box auto di un immobile in un altro comune alle porte della cittadina salentina, oltre 5 quintali di materiale esplodente.
Il rinvenimento di tutto l’imponente materiale e di prodotti finiti, accatastati in un locale assolutamente inidoneo a tale uso con il rischio di un eventuale incidente e grave pericolo per la pubblica incolumità, ha richiesto necessariamente l’immediato intervento del Nucleo Artificieri della Polizia di Stato, in servizio presso l’Ufficio di Frontiera di Brindisi, oltre che di una ditta specializzata per il trasporto in sicurezza di tutto quello che i poliziotti hanno scoperto e successivamente sequestrato.
Nello specifico, all’interno del box auto, pertinenza confinante dell’unità abitativa perquisita dai poliziotti e ricompresa in un complesso a schiera, il personale operante, all’atto della perquisizione, ha rinvenuto complessivamente oltre 5 quintali, di cui circa 1, 5 quintali di principio attivo netto tra manufatti artigianali esplodenti non omologati né classificati e, pertanto, illegali, come per esempio prodotti cilindrici esplodenti da 75 mm, molteplici polveri di varia natura sfuse, micce, stoppini, rendini, spolette, razzi e quant’altro utile al confezionamento degli stessi.
Sono tutte condizioni qche attestano la micidialità del contesto, considerato che il materiale sequestrato è altamente pericoloso perché particolarmente sensibile agli urti, sfregamenti e/o al calore che, in determinate condizioni, avrebbero potuto causare ingenti danni a cose e persone.
Pertanto, oltre al maxi sequestro, è scattato un arresto in carcere a carico del responsabile, un 43 enne già noto per precedenti specifici e residente in un comune limitrofo.
L’uomo, peraltro, era privo di qualsiasi titolo autorizzativo in materia,. Risponderà del reato di detenzione di materiale esplodente del tipo illegale, confezionato e da fabbricare ed omissione di denuncia all’Autorità di P.S..
I controlli amministrativi proseguiranno per il periodo delle festività a tutela della incolumità dei cittadini e per sensibilizzare tutti sul tema.
Nei scorsi il dirigente del Commissariato di P.S. di Gallipoli ha voluto incontrare gli studenti delle Scuole medie e superiori della città per parlare con loro, insieme agli artificieri della Polizia di Stato, dei rischi derivanti dai botti illegali.
Al riguardo, la Polizia di Stato continua a ribadire alcune regole basiliari per evitare il rischio di gravi e permanenti danni fisici:
– non accendere fuochi pirotecnici con altre persone vicino
– non accendere i botti con fiamma libera, in luoghi al chiuso e non lanciarli mai contro le persone e animali
– tenere sempre riparati gli occhi
– non raccogliere mai i botti da terra anche se risultano integri nel loro aspetto, perché potrebbero esplodere accidentalmente.
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L’articolo Polizia di Stato: a Gallipoli (Lecce) scovati e sequestrati oltre 5 quintali di materiale esplodente. Arrestato un 43enne proviene da Report Difesa.
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