MOSCA. Il popolo serbo sarà sempre dalla parte dei russi, indipendentemente dall’attualità e dalla posizione dell’Occidente.
Lo ha detto il Presidente della Republika Srpska (una delle due entità costituenti della Bosnia ed Erzegovina) Milorad Dodik in un’intervista esclusiva con il direttore della TASS, Generale Andrej Kondrashov.
“Qualunque cosa accada – ha aggiunto – i serbi saranno dalla parte dei russi. Questo è ciò che li fa impazzire (gli occidentali) ecco perché pensano che i serbi debbano essere puniti. La Russia potrebbe anche commettere errori, fare qualcosa di sbagliato, ma i serbi saranno dalla loro parte”.
Secondo il Presidente Dodik, i due popoli sono uniti dalla fede cristiana ortodossa, dall’adesione agli stessi principi politici, dall’amore per la propria terra natale, dal patriottismo e dal desiderio di libertà.
“Entrambi abbiamo imparato che nessun popolo può essere libero senza avere un Paese forte. Tante cose ci uniscono”, ha aggiunto Dodik.
Secondo il Presidente della Republika Srpska storicamente entrambe le Nazioni hanno vissuto in condizioni di conflitto e tuttavia sono riuscite a preservare gli attributi chiave della loro identità, come la lingua, il carattere nazionale e i sistemi di scrittura.
“Quando i serbi seguono gli eventi sportivi internazionali, ovviamente, tifano per la Serbia – ha concluso – ma la prossima squadra nazionale preferita che tiferanno sarà la Russia. Questo semplicemente non può essere cambiato”.
Dieci giorni fa, Milorad Dodik ha incontrato a Kazan, a Est di Mosca, il Presidente russo Vladimir Putin, al quale ha ribadito la ferma posizione della Republika Sprska, l’entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina di cui lui stesso è presidente, contraria alle sanzioni alla Russia e a una eventuale adesione alla NATO.
“Confermiamo i buoni rapporti che la Republika Srpska ha nei confronti dello Stato russo e della vostra persona. Respingiamo ogni possibilità di aderire alle sanzioni occidentali contro la Russia”, ha aggiunto Dodik nel colloquio con il leader del Cremlino, come hanno riferito dai media a Sarajevo e a Belgrado.
“E respingiamo senza esitazione una possibile adesione alla NATO – ha aggiunto il leader serbo-bosniaco, che si è riferito a questo riguardo ai bombardamenti dell’Alleanza Atlantica contro la Serbia nella primavera del 1999 durante la guerra del Kosovo -. Posso dimostrarle che attualmente vi è un gran numero di giovani, perfino neonati che soffrono per le conseguenze dell’uranio impoverito, con il livello di contaminazione radioattiva aumentata nella regione anche di dieci volte, e malattie gravi provocate da tali bombardamenti”.
Putin, da parte sua ha definito la Republika Srpska, “un amico della Russia”, e ha ringraziato Dodik per l’appoggio a Mosca.
“Sappiamo che la situazione nella Republika Srpska non è semplice – ha sostenuto – e siamo pronti a discutere su tale questione. Vi siamo grati per i rapporti che mantenete con la Russia, e lavoreremo ancora più intensamente per mantenere i nostri buoni rapporti, e sarete sempre i benvenuti nella Federazione russa”.
Il Presidente russo per l’occasione ha consegnato personalmente a Dodik l’Ordine di Aleksandr Nevski, una delle più alte onorificenze della Federazione russa, conferita al leader serbo-bosniaco lo scorso giugno “per il grande contributo allo sviluppo della collaborazione tra Federazione russa e Bosnia-Erzegovina, e al rafforzamento della partnership con la Republika Srpska”.
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L’articolo Republika Srpska: Il Presidente Milorad Dodik alla TASS: “”Qualunque cosa accada i serbi saranno dalla parte dei russi” proviene da Report Difesa.
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