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Sahel, breve storia dell’Operazione Barkhane nata per stabilizzare l’area

Parigi. L’operazione Barkhane prende il via nell’agosto 2014 dall’operazione nazionale Serval, lanciata in emergenza nel gennaio 2013 per fare fronte agli avanzati jihadisti e ribelli in Mali. È più larga, con una dimensione regionale, mirando a mettere in sicurezza tutti i Paesi del G5 Sahel, essenzialmente Mali, Niger, Burkina Faso e Ciad, e è concentrata sulla lotta contro le reti terroristiche e contro i movimenti transnazionali dei ribelli.

2014

Il 1 agosto 2014, l’operazione Barkahne è lanciata per lottare contro il terrorismo nel Sahel. Conta 3000 soldati, collocati sotto il comando del generale di divisione Jean-Pierre Palasset, veterano delle truppe alpine e della Forza Unicorno in Costa d’Avorio al momento delle agitazioni nel 2011. Il quartier generale dell’operazione è localizzato a N’ Djamena (in Ciad).

Dal 28 ottobre al 4 novembre 2014, la missione Barkhane conduce l’operazione ‘Tutela’ nel Nord del Mali. Consistendo principalmente nelle azioni di controllo di zona nella durata e nelle perquisizioni di nascondi potenziali, l’operazione permette la neutralizzazione di 24 terroristi e la cattura di altri due, così come il sequestro di armamenti e di materiali per fabbricare delle bombe e condurre degli attentati, IED e giacche – bomba da suicidio. Durante l’operazione un soldato è ucciso e 2 altri sono feriti. Una ventina di terroristi vengono ” neutralizzati.”

Sabato 29 novembre 2014. Un elicottero EC725 delle forze francesi si schianta nel nord del Burkina Faso, verso le 21:00 (ora francese), mentre effettuava un volo notturno di allenamento. Un aiutante del 4 RH, reggimento degli elicotteri, delle forze speciali, è ucciso sul colpo. Due altri membri dell’equipaggio sono feriti.

Nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 2014, nella regione di Gao (Mali), le forze francesi affrontano parecchi membri di un gruppo ribelle. Una decina di essi è uccisa tra cui Ahmed El Tilemsi, membro fondatore del Mujao, ed emiro di Al Mourabitoune in Mali.

Del 20 al 27 dicembre 2014, una prima operazione militare congiunta, l’operazione Mangusta, è realizzata tra le forze della missione Barkhane, del Niger e del Ciad su una zona situata da una parte alla frontiera tra le Libia, il Niger ed il Ciad da un’altra parte.

Militari francesi e maliani impegnati nella missione Barkhane

2015

Il 6 aprile 2015, le forze speciali francesi, con l’appoggio della missione Barkhane, conducono un’operazione nel Nord-est del Mali e liberano un olandese trattenuto in ostaggio dai ribelli prelevato a Timbuctù nel 2011.

Giovedì 14 maggio 2015, a fine mattinata, un convoglio di due pick up è intercettato al sud del passaggio del Salvador in direzione di un punto di controllo tenuto per gli elementi della missione Barkhane e dalle forze nigeriane. Tre occupanti del convoglio sono uccisi; tre altri  vengono fatti prigionieri e consegnati alle forze armate nigeriane.

Nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015, le forze speciali francesi conducono un’operazione nel Nord del Mali. Quattro terroristi sono stati uccisi nel corso dell’operazione. Tra essi raffigurano Amada Ag Hama alias ” Abdelkrim il Touareg” ed Ibrahim Ag Inawalen alias ” Bana”, due dei principali capi di AQMI e di Ansar Eddine, dice il ministero francese della Difesa.

Domenica 5 luglio 2015, Mohamed Ali ag Wadoussène, implicato nella rimozione del francese Serge Lazarevic, e ” uno dei responsabili operativi di AQMI nella zona” è ucciso nel corso di un raid condotto nel massiccio del Teghargar; due altri ” terroristi” sono catturati, riporta il Colonnello Gilles Jaron, dello Stato Maggiore dell’esercito. Durante i combattimenti due militari francesi delle forze speciali sono feriti.

Il 1 agosto 2015, il generale di divisione Patrick Bréthous, veterano dell’ALAT e delle forze speciali, prende il comando dell’operazione Barkhane, sostituendo il generale Jean-Pierre Palasset, nominato numero due del DGSE.

Giovedì 27 agosto 2015. Un soldato del 21 Rima, reggimento della fanteria di marina, di Frejus, è raggiunto da fuoco amico, nel corso di un’operazione di protezione, il capo di prima classe Baptiste Truffaux.

Del 9 al 15 ottobre 2015, l’operazione Barkhane e la Missione delle Nazioni Unite nel Mali (MINUSMA) rinforzano le Forze armate del Mali (FAMa) nella cornice dell’operazione La Madine 4, operazione di controllo di zona effettuata ad est di Timbuctù, nella regione del Gourma.

Martedì 13 ottobre 2015. Tre militare francesi sono feriti nel nord del Mali. Il loro veicolo salta in aria su una mina.

Venerdì 20 novembre 2015 in Mali, le forze speciali francesi, in appoggio delle forze del Mali, contribuiscono alla liberazione di 170 persone preso in ostaggio per 2 terroristici nel hotel Blu Radisson a Bamako. I ‘terroristi’ sono uccisi e gli ostaggi liberati.

Dall’8 al 22 dicembre 2015, a nord della frontiera nigéro-del Ciad, l’operazione Gougoua riunisce più di 200 militari nigeriani, del Ciad e francesi, nella regione detta ” delle tre frontiere.” Al bilancio, 9 giradischi, dell’armamento, delle munizioni e della droga sono stati sequestrati.

Nella notte del 19 al 20 dicembre 2015, le forze francesi conducono un’operazione nella regione di Menaka, Mali, vicino alla frontiera col Niger, contro dei soggetti affiliati al gruppo terroristico Al Mourabitoun. Al bilancio, dopo le 4 di combattimenti violenti, una decina di ” terroristici sono neutralizzati” secondo lo Stato Maggiore dell’esercito. Una quantità molto importante di armamento, di esplosivi e di munizioni così come due pick up ed una decina di moto sono sequestrate.

Nel 2015, ” 150 operazioni, spesso in partnership, hanno condotto alla scoperta di 100 nascondi di armi e hanno permesso la distruzione di 16 tonnellate di munizioni o di esplosivi”, indica lo Stato Maggiore dell’esercito il 15 gennaio 2016.

La fascia del G5 Sahel in cui opera la missione Barkhane

2016

Dal 24 febbraio al 5 marzo 2016, una operazione militare congiunta, chiamata Gabi, è portata avanti da una parte all’altra della frontiera tra Mali e Burkina Faso, a sud di Hombori.

Fine febbraio 2016, durante una operazione vicino a al-Zuraybah, che si trova a 180 chilometri a nord di Timbuctù, lo spagnolo Abou al Nour Andalousi, un chef d’AQMI mentre era nella katiba di al-Furqan,viene ucciso. Sarebbe uno dei responsabili delle imboscate fatte contro i caschi blu della Burkina Faso della missione Minusma il 2 luglio 2015 tra  Goundam e Timbuctù.

Mercoledì 6 aprile 2016, la missione Barkhane si occupa della sicurezza durante l’inaugurazione dello sbarramento di Tessalit che permetterà di ridurre la dipendenza stagionale all’acqua dei 6 500 abitanti di questo comune del Nord Mali.

Martedì 12 aprile 2016. Tre militari sono uccisi dall’esplosione di un’aria contro essi trasporto blindato verso le  9:20 (ora francese), vicino alla città di Tessalit, nord Mali. Appartenevano al 511 reggimento del treno di Auxonne (Côte d’Or).

Del 19 al 24 aprile 2016, la missione Barkhane conduce un’operazione di controllo di zona tra Tessalit ed Aguelhok, nel Mali, per accentuare la pressione sui Gruppi armati terroristici (GAT) e vietare loro ogni libertà di azione.

Dal 22 maggio al 3 giugno 2016, Barkhane partecipa all’operazione Siham con le Forze armate del Mali, FAMa, e le Forze armate nigeriane, Fan, da una parte e dall’altra della loro frontiera comune, nel sud-est del Mali ed all’ovest del Niger, con l’appoggio del distacco di collegamento e di appoggio operativo 3 di Ansongo.

Sabato 30 luglio 2016, il generale di divisione Francois-Xavier Il Pelletier di Woillemont, veterano dei reggimenti di fanteria di marina, Rimò, prende la testa dell’operazione, sostituendo il generale di divisione Patrick Bréthous.

Dopo due anni dall’inizio delle operazioni, di più di 200 terroristi sono stati messi fuori combattimento o consegnati alle autorità, 16 tonnellate di armi sono state distrutte. Sono stati compiuti più di 600 pattugliamenti.

Del 17 al 31 ottobre 2016, si svolge l’operazione militare congiunta tra zone di confine (OMCT) ” Bourkane”, dei due lati della frontiera tra il Mali e le Mauritania.

Mercoledì 30 novembre 2016, nella cornice di un’operazione nella regione di Aguelhok, a nord di Kidal, le forze armate francesi ” individuano una rete di vedette che agiscono per il conto di un gruppo armato terroristico.” Una pattuglia di elicotteri interviene ” per fare cessare questa minaccia”, finendo con la ” la neutralizzazione di una di queste vedette.” Ma questo si rivela ” essere minorenne.” Un’inchiesta è aperta che ” non ha rialzato nessuno errore individuale o collettivo nell’uso della forza. I principi del diritto dei conflitti armati sono stati rispettati” indica Valérie Lecasble, il portavoce del ministero degli Eserciti siccome riportalo In modo giovanile Africa.

2017

Mercoledì 5 aprile 2017, un militare del 6 reggimento del genio di Angers, il caporale-capo Julien Barbé, muore in una imboscata in seguito ad un ” scontro coi terroristi durante un’operazione nel sud-est di questo paese” vicino alla frontiera del Burkina Faso.

Nella notte tra sabato e domenica, 17 e 18 giugno 2017, l’operazione Aquilaè portata avanti congiuntamente con le forze armate maliane a nord di Gao. Un paracadutista del 1 RCP (reggimento di cacciatori paracadutisti) di Pamiers muore ” in modo accidentale”, si precisa al ministero della difesa.

Venerdì 28 luglio 2017, il generale di divisione Bruno Guibert prende la testa dell’operazione, sostituendo il generale François-Xavier Le Pelletier, chiamato a diventare ispettore generale dell’esercito.

Domenica 1 ottobre 2017, le forze francesi dell’operazione Barkhane perquisiscono due residenze di Mahamadou Ag Rhissa, nella zona di Kidal  L’interessato, e sei membri della sua famiglia, sono subito arrestati. Tre fomentatori di agitazioni del Mali sono messi all’indice per l’Unione Europea.

Lunedì 23 ottobre 2017, un’operazione viene condotta vicino ad Abeibara nel nord del Mali contro un gruppo armato terroristico affiliato ad Al-Qaïda nel Magreb islamico (Aqmi). 15 jihadisti sono uccisi. Tra essi, Ismael Ag Azbay, un tenente di Iyad Aghali, secondo RFi. Ma i 11 militari del Mali sono trattenuti in ostaggio dal Gruppo di sostegno all’islam ed ai musulmani (GSIM) emuoiono nell’operazione, come confermalo più un comunicato della presidenza del Mali, sostituita dalla Giovane Africa.

Nel novembre 2017, l’operazione Haw Bi è la prima operazione condotta da una forza plurinazionale, chiamata G5 Sahel, mobilita circa 700 soldati del Niger, del Burkina Faso e del Mali, con quartier generale a Sévaré.

Numerosi i focolai di crisi internazionali nel mondo, segnalati dal Rapporto SIPRI

2018

Giovedì 18 gennaio 2018, all’epoca del summit franco-britannico all’accademia reale militare di Sandhurst, il Primo ministro britannico Theresa May annuncia un sostegno supplementare logistico all’operazione francese in Mali con tre elicotteri CH-47 Chinook di trasporto pesante ed il collocamento a disposizione di un aereo C-17 di trasporto.

Nella notte tra il 13 ed il 14 febbraio 2018, le forze francesi impegnate nel Sahel conducono un’operazione su tre obiettivi di gruppi armati terroristici, al nord-est del Mali, tra Boughessa e Tin-Zaouatène.

Mercoledì 21 febbraio 2018, due militari del 1 reggimento di Spahis di Valenza vengono uccisi da un ordigno esplosivo artigianale, IED, in Mali.

Del 9 al 13 marzo 2018, due operazioni pianificate con le forze armate del Mali nel sud di In Delimane e nel sud di Ménaka permettono di ” mettere fuori da combattimento una decina di terroristi” secondo lo Stato Maggiore dell’esrecito. ” Tre accampamenti logistici sono scoperti, permettendo il pignoramento o la distruzione di numerosi materiali di cui dell’armamento individuale e collettivo e del materiale di comunicazione. ”

Giovedì 22 marzo 2018, il governo estone decide di spiegare un distacco di 50 militari ai lati dei francesi, a Gao.

Sabato 14 aprile 2018, all’epoca dell’attacco del campo della forza delle Nazioni unite nel Mali (MINUSMA, a Timbuctù,) che fa un morto e parecchi feriti tra i caschi blu, anche sette francesi dell’operazione Barkhane sono feriti, la base francese che è gravemente danneggiata nella zona dell’aeroporto.

Domenica 1 luglio 2018, Una pattuglia franco-del Mali di Barkhane è attaccata a Gao. Un veicolo kamikaze si è fatto esplodere, mentre era bloccato da un blindato, nel quartiere del liceo. Quattro militari francesi sono feriti gravemente. Il bilancio tra i civili è più pesante: quattro morti e 24 feriti.

Venerdì 27 luglio 2018, il generale di divisione Frédéric Blachon prende il comando dell’operazione Barkhane e sostituisce il generale Bruno Guibert.

Giovedì 16 agosto 2018, i tre elicotteri pesanti di trasporto britannico CH-47 Chinook, dispiegati a Gao da metà luglio, sono pienamente operativi.

Martedì 21 agosto 2018, vengono distaccati 50 militari dello Scout Battalion Estonia operativo a Gao.

Martedì 11 settembre 2018 il capo di Stato Maggiore dell’esercito  François Lecointre indica: ” Si può riflettere ad un’evoluzione dell’operazione Barkhane, un operazione ‘bis’ o ‘ter’, dove degli europei prenderebbero la leadership di una parte dell’operazione, di certe zone geografiche, di funzioni militari particolari… Bisogna essere creativi. ” Tutti insieme, ciò non vuole dire tutti dietro di noi, dice il generale Lecointre,

Tra giovedì 22 e venerdì 23 novembre 2018, i militari francesi dell’operazione Barkhane conducono, nella notte, nella regione di Mopti al centro del Mali, un raid contro il gruppo terroristico del katiba Massina. Il capo del Katiba, Hamadoun Kouffa, è dato per morto. Una smentita sarà fatta più tardi. Operazione riuscita dei militari di Barkhane nella regione di Mopti.

Domenica 9 dicembre 2018, un soldato del 2 reggimento di ussari dell’esercito di terra muore nella notte tra sabato e domenica ” seguito ad un incidente” sulla base di Aguelal in Niger. Un soldato di Barkhane muore per puro caso.

2019

Tra il 3 ed i 6 febbraio 2019, fino a sette aerei di caccia Mirage 2000 che appartengono all’operazione Barkhane, dispiegati da Djaména e Niamey, sostenuti da tre navi appoggio ed un drone Reaper,  conducono dei raid contro i ribelli del Ciad presenti a nord del paese.

Mercoledì 20 febbraio 2019, ” In quattro anni, abbiamo messo fuori da combattimento più di 600 terroristici [di cui] più di 200 combattenti in 2018″ indica il ministro degli Eserciti Florence Parly, davanti al Senato. ” Ogni trimestre, sequestriamo due tonnellate di armi e di munizioni. ”

La forza è composta di 4500 uomini, 260 veicoli pesanti, 360 veicoli logistiche, 210 veicoli blindati leggeri. Dispone di 7 Mirage 2000 C o D, di 6 a 10 aerei di trasporto tattico e strategico e di 3 drones, indica un responsabile dello Stato Maggiore dell’esercito.

Giovedì 21 febbraio 2019, le forze francesi dell’operazione francese Barkhane ” neutralizzano” poco dopo mezzogiorno ” uno dei principali responsabili terroristici nella regione di Timbuctù”, Yahia Abou Hamman, membro di al-Qaïda nel Magreb islamico (AQMI). Dieci altri terroristi sono fuori combattimento.

Sabato 23 febbraio 2019, la Francia resterà ” ai lati del Mali tanto molto tempo che necessario e l’augurerà” tanto molto tempo quanto il Mali afferma il Primo ministro Edouard Philippe, in spostamento in Mali, corredato del ministro degli Eserciti, Florence Parly, del ministro degli Affari Stranieri e del segretario di stato dell’interno Laurent Nunez.

Giovedì 28 febbraio 2019, il governo danese annuncia la sua decisione di partecipare all’operazione francese Barkhane nel Sahel con due elicotteri.

Domenica 10 marzo 2019, due soldati francesi di Barkhane sono feriti seriamente nell’attacco del loro accampamento temporaneo nel settore di Akabar (regione di Liptako).

Lunedì 11 marzo 2019, lo Stato Maggiore francese riconosce che Hamadoun Kouffa, dato per morto in un raid il 23 novembre 2018, è ancora vivente. Un video è stato diffuso dove appare. ” È verosimile che sia lui” indica il portavoce Patrick Steiger secondo l’AFP.

Il 16 marzo 2019, all’interno del campo del Mali di Gao, il raggruppamento tattico deserto (GTD) Richelieu organizza un’azione di formazione di lotta contro gli ordigni esplosivi improvvisati, C-IED – Counter Improvised Esplosivo Device, per un distaccamento della guardia nazionale del Mali.

 

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