Di Fabrizio Scarinci
WASHINGTON. Secondo la CBS, il governo statunitense avrebbe definitivamente approvato i propri piani d’attacco nei confronti di alcuni obiettivi dell’apparato militare iraniano e delle milizie sue alleate operanti in Siria ed Iraq.
Stando a quanto si è avuto modo di apprendere, tale operazione (notoriamente messa in campo in risposta al recente attacco del gruppo Kataib Hezbollah contro la postazione avanzata statunitense in territorio giordano “Tower 22”) dovrebbe durare per diversi giorni, coinvolgendo principalmente alcuni assetti dell’USAF (compresi, forse, i bombardieri B-1b “Lancer” e B-52H “Stratofortress” trasferiti in Europa nei giorni scorsi) e quelli dell’US Navy presenti nella regione, come la portaerei Eisenhower e varie altre unità di superficie e subacquee dotate di missili da crociera.
Non è, poi, da escludersi neppure l’ipotesi che vangano impiegate alcune forze speciali; già ampiamente presenti nelle aree interessate.
Inoltre, accanto alle azioni di carattere “cinetico” dovrebbero essere condotte diverse anche operazioni di cyberwarfare, rivolte sia contro assetti utili alle milizie filo-iraniane, sia contro la stessa Repubblica Islamica.
Secondo quanto rivelato da alcuni funzionari del governo statunitense, il nome dell’operazione dovrebbe essere reso noto appena dopo il suo inizio.
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L’articolo USA/Iran: rappresaglia sempre più vicina. Secondo la CBS i piani d’attacco sarebbero già stati approvati proviene da Report Difesa.
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