ROMA. La Commissione Difesa della Camera dei Deputati ha approvato questa mattina il programma pluriennale di acquisizione di sistemi di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di classe leggeri e tattici imbarcati sulle unità della Marina Militare.
La Marina Militare dunque arriverà ad acquisire fino a 14 droni, sia ad ala fissa che rotante, che saranno impiegati sulle Unità di prima linea e di scorta (tipo FREMM, PPA e pattugliatori), con l’obiettivo di raggiungere la piena integrazione con i sistemi di Comando e Controllo imbarcati.
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Un drone ad ala rotante AW HERO. Sviluppate da Leonardo, queste macchine dispongono di ottime capacità per ciò che concerne il pattugliamento marittimo
“L’acquisizione di questi droni – spiega il Presidente della IV Commissione della Camera Nino Minardo – consentirà un deciso potenziamento delle capacità di lntelligence Surveillance and Reconoissance (ISR) delle nostre Unità Navali. Sono previsti anche il supporto logistico e i necessari corsi di addestramento per piloti, operatori di sistema, manutentori e ufficiali tecnici e interventi tecnici di ammodernamento a favore di 26 unità navali per integrare fisicamente e funzionalmente gli APR che saranno acquisiti”.
Il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale, di presumibile avvio nel 2024 e della durata complessiva ipotizzata di 14 anni. L’onere previsionale complessivo del programma è di 191,7 M€ a condizioni economiche 2023, di cui risultano finanziati 21,59 M€ a valere sul bilancio ordinario della Difesa.
Entro il mese di aprile la Commissione Difesa esaminerà altri cinque programmi d’arma.
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L’articolo Droni per la Marina Militare: arriva l’ok della Commissione Difesa della Camera proviene da Report Difesa.
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